A
MAMMA
Hai chiuso pensieri ed esigenze
in un muro di ostinato,
mortificato silenzio finale
Come se io non comprendessi tutto
Pensieri dei miei pensieri
Sangue del mio sangue
Anima della mia anima
Come farò quando non ci sarai più
Ti cercherò invano in carne ed ossa
e ti dovrò rinvenire
in una foto di carta piatta
Sublimerò il dolore
guardando una lastra
di marmo fredda
E troverò tracce,
solo tracce di te,
di quel che è stato,
di quello che ha permeato
tutta la nostra esistenza,
la mia e la tua,
nelle tende candide intagliate
della mia stanza,
nelle lenzuola di lino
ricamate per me,
nella tovaglia orlata finemente,
nei mobili comprati
per la giovane sposa,
speranzosa e ignara,
nei mille doni quotidiani,
nelle ricette segrete
annotate per me,
nei gioielli regalati,
nelle pellicce, nelle borse,
dei miei stupidi desideri
O mamma,
tutto hai assecondato
Ti scorgerò ancora,
solo in parvenza,
nelle case erette
e in quelle conservate,
nei soldi risparmiati,
nelle mille cose stipate
nella tua casa
Cercherò il calore del tuo abbraccio
in un golfino di lana
lavorato ai ferri
con maestria
O mamma, che strazio
pensare ora al distacco,
quando dovrò rivestire il dolore
di un dignitoso abito nero,
quando dovrò ringraziare
e nascondere la voragine
che si aprirà cupa
nel mio cuore
finché non ci ricongiungeremo
dietro una compostezza
che non mi appartiene,
solo per non travasare
la mia sofferenza
e l'angoscia della fine
nei figli
O mamma dove ti troverò,
quando avrò bisogno di parole,
di consiglio, di aiuto,
dove sarai?
Nelle povere cose
di terrena dimensione,
nei ricordi,
nel mio specchio,
ove cercherò di rinvenire,
nell'immagine riflessa,
distorta dalle mode,
le stesse imperfezioni,
una linea comune, una piega,
un’espressione del viso,
una ruga sulla fronte
Quante più cose
avremmo potuto fare insieme,
quanti rimpianti
Lo penso adesso
che sei divenuta una statua
di sale e silenzio
O mamma mia,
sempre severa,
sempre asciutta,
mai troppi vizi,
“solo una cosa”, mi dicevi,
apri le braccia consunte,
fammi un sorriso,
accoglimi nella diversità
del mio tempo e perdonami,
ma amami, amami ancora
Venafro, 1 dicembre 2018
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