VIAGGIO IN SICILIA
I PARTE
Quest'estate ho fatto un bellissimo
viaggio in Sicilia,
terra di sapori, colori, profumi, calore, mare, sole e arte, una regione
prodiga e meravigliosa, dunque, per le bellezze paesaggistiche, le ricchezze
artistiche e la componente umana, un mix ardente e affascinante.
Ho fatto un tour in scooter nella parte occidentale,
ripromettendomi di tornare presto a visitare la zona orientale.
Imbarcata a Napoli alla sera, al mattino
sono approdata a Palermo, dal greco pan
ormo, ovvero tutto porto, e ho fatto colazione con uno squisito cannolo alla ricotta per tuffarmi subito nei sapori locali. Poi ho fatto una passeggiata nel centro della
città cercando di vedere più cose possibile: la cattedrale intitolata a Santa Rosalia; il Palazzo dei Normanni, antica residenza reale, oggi sede dell'Assemblea
Regionale Siciliana e della Cappella Palatina,
gioiello senza pari, consistente in una basilica a tre navate, celebre per i mosaici
dorati bizantini che l’affrescano; il più grande, ricco famoso è quello
di Cristo Pantocratore. Si resta
rapiti alla vista di tanto splendore.
Ho continuato il mio giro per vedere la Fontana
Pretoria o Fontana della Vergogna nel quartiere della Kalsa, il mercato della Vucciria e quello
di Ballarò,
ove tra bancarelle, venditori, prodotti
esposti e richiami chiassosi è possibile
rintracciare l'essenza vera del Mediterraneo
e la vicinanza al mondo arabo.
Poi ho ripreso lo scooter alla volta della località di Mondello, fatta di spiagge e sabbia bianca, mare cristallino, viali alberati, villette liberty e tanta confusione data la piena stagione in cui mi sono
trovata. A Mondello fatto pausa pranzo, scegliendo di assaggiare le famose arancine di riso, la caponata di verdure con il pesce spada e
una brioche succulenta farcita di gelato
al pistacchio!
Nel pomeriggio ho visitato, in
silenzio contemplativo, il santuario di Santa Rosalia, arroccato sul Monte pellegrino, meta di molte visite religiose.
Poi ho attraversato le vie del centro, il Cassaro e via Maqueda, soffermandomi nella Piazza dei Quattro Canti, ottagonale e semplice ma arricchita dai
prospetti di quattro palazzi meravigliosi, oggi molto rovinati.
Ho trascorso la serata nel cuore
della movida cittadina, in un
ristorantino (mi sembra Morsi e Sorsi)
con tavoli all'aperto, dove ho mangiato polipetti
affogati in coccio bollente di terracotta, annaffiando la cena con un buon vino rosso locale.
Il mattino seguente sono partita alla
volta di San
Vito Lo Capo, seguendo la via costiera, en plein air, attraversando Castellamare
del Golfo.
Ho soggiornato presso il B&B Albert sito in zona centro, in via Nino Bixio, gestito da una coppia
estremamente ospitale, Anna Maria e Vincenzo Gammicchia, siciliani doc. La struttura è a
pochi metri dal mare ed è stata
realizzata con maestria artigiana dal proprietario, che ha avuto molta cura
nelle rifiniture interne. I gestori mi
hanno consigliato di assaggiare il cosiddetto “caldo freddo” presso il bar La
sirenetta e io mi sono fatta tentare dal dolce così ricco e squisito che ci
ho fatto praticamente pranzo: pan di Spagna imbevuto di liquore, gelato al
caffè o alla crema e cioccolato fuso caldo in copertura, una vera delizia
per il palato.
Poi ho noleggiato una barca per
raggiungere la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro via mare, una porzione
di costa dalla natura incontaminata in cui pare di essere fuori dal tempo. Al
rientro, la sera, ho piacevolmente passeggiato per le strade del noto centro
turistico, zeppo di gente e ho mangiato la prelibatezza del luogo: il couscous
di mare, a conferma della Sicilia è luogo d'incontro di culture e
influssi diversi, da quelli arabi a quelli normanni, rielaborati secondo la sensibilità ricca,
varia e ospitale degli autoctoni.
Il mattino successivo i titolari del B&B mi hanno offerto una colazione
speciale: fichi maturi appena
raccolti, torta al pistacchio fatta in
casa da Anna Maria, caffè e pane cunzato,
che ho serbato per il pranzo. Si tratta di un pane artigianale fatto in casa, affettato e condito con pomodori maturi,
origano, ricotta secca, acciughe e olio
d'oliva: che semplicità! Che meraviglia!
La mia gita, ricca ma breve, quindi veloce, è proseguita
verso Erice, caratteristico centro antico, posto in cima al monte omonimo, famoso per le mura ciclopiche che lo racchiudono, il castello di Venere, le torri del Balio, il quartiere spagnolo e il polo
museale. Erice, arroccata a 750 metri sul livello del mare, è un'antica città
fenicia e greca, incantevole e singolare nel suo centro storico stipato di
case.
Scesa di nuova valle ho fatto una
rapida gita Trapani, capoluogo di
provincia, città che si affaccia sul mare aperto, caratterizzata dal porto, dalle rinomate saline,
dalla bella cattedrale di San Lorenzo,
da corso Vittorio Emanuele, dal Palazzo
Senatorio e dalle Cento Chiese…
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