La più amata
diserta la mia tavola
È nostalgia
la sedia vuota
È solitudine
al centro di voci
dissonanti e stonate
Metto distanze
tra me e altra sensibilità
Cane e gatto
danno conforto
Percepiscono l'umore
Tutto disturba
cime quest'insolente
odore di pesce
e di aglio e olio fritto
Meglio il digiuno
in questi giorni
strani di festa
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