Ormai il covid colpisce anche in TV.
Questa sera sto guardando Tale e Quale Show e ho appreso che Carlo Conti, il conduttore abituale, è risultato positivo al virus e già da qualche puntata non conduce il programma. Anzi, nelle puntate precedenti, ha partecipato da casa, ma questa volta è presente soltanto in audio, per telefono, in quanto ricoverato in ospedale a Roma. Auguri!
Si avvicendano nella conduzione del programma i componenti la giuria, Loretta Goggi
con un orribile tailleur verde pisello, Panariello, Salemme e Gabriele Cirilli, ex partecipante alla gara e già vincitore, poi più volte guest star dato il grande talento. Mi piace osservare come cercano di trovare un posto al sole questi show men/show woman che stasera hanno l'opportunità di farsi notrare un po' di più.
In particolare mi ha colpito Loretta Goggi che forse cerca il suo momento di celebrità, dopo aver fatto tanto nella recitazione (ha iniziato giovanissima ne LA FRECCIA NERA), nel canto (ha vinto SANREMO con Maledetta Primavera) e nelle imitazioni. Adesso ha la possibilità di condurre un programma come non le capitava da anni e forse non le sembra vero. Tra l'altro va detto che durante il programma ha dato la notizia della morte di STEFANO D'ORAZIO dei POOH.
A me la Goggi piace non piace. Ritengo che abbia effettivamente una bella voce, ottime capacità recitative e di conduzione ma la trovo stucchevole e un tantino presuntuosa, con quelle sue uscite particolari, quei risolini finti, quelle imitazioni non richieste, prima di emettere il giudizio sui concorrenti, come a dire io avrei fatto meglio, così... Tende a mettersi troppo in evidenza.
Panariello, altro toscano del gruppo, come Carlo Conti, è un altro cui non sembra vero di condurre uno show su RAI UNO in prime time.
A me come comico non è mai piaciuto molto e ritengo che sia stato molto fortunato ad avere tanto successo, fortunato più che meritevole. Molto meglio Cirilli e Salemme.
Comunque quest'episodio rappresenta semplicemente il fatto che davvero il Covid è ovunque, accanto a noi. Colpisce familiari, amici, colleghi, vicini di casa e conoscenti ed è preoccupante.
Forse adesso c'è modo di aggredirlo con terapie più azzeccate rispetto alla prima ondata nella quale ci sono stati più morti. Ma ora ci sono molti più malati.
Di recente mi è capitato di parlare in tribunale con un mio CTU, uno pneumologo in servizio presso un centro COVID, che mi diceva che ora il protocollo per curare non è tanto il Toci... di Ascierto ma il cortisone in associazione con l'eparina che notoriamente serve per per sciogliere, per fluidificare il sangue, per evitare le trombrosi.
Intanto noi siamo qui ad aspettare un vaccino, una risoluzione definitiva mentre i governatori delle regioni si accapigliano con il governo per le misure da adottare, per non assumersi responsabilità e non alienarsi il gradimento degli elettori, perché ognuno alla fine cerca di ben figurare in prima persona piuttosto che ricercare il bene pubblico.