Oggi, tutti e cinque, abbiamo fatto la consueta visita al cimitero di Venafro (le ciotole le avevano corredate di ciclamini) e di Roccaravindola; al rientro ci siamo fermati al Centrale per un aperitivo e poi Claudio ed io abbiamo proseguito per Gaeta. Lui sarebbe voluto andare in moto, ma io ho rifiutato per il freddo e per pigrizia. Avevamo prenotato un tavolo per due, ma gli avventori erano pocchi, gli ultimi impavidi desiderosi di uscire prima del temuto e necessario nuovolockdown (ci sarà un termine italiano altrettanto effecace per descrivere la reclusione domestica?). Abbiamopreso crostini con scamorza affumicata e acciughe, scampi crudi e grigliata di pesce, con una buona bottoglia di Cartize. Poi siamo andati a Scauri per un caffè. Il lungomare era poco trafficato ma il tramonto di cui abbiamo goduto durante la passeggiata e dalla terrazza del Wave è stato uno sfondo fantastico per una meditazione grata prima di rientrare a casa.
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