Tutto è pronto |
Riso cotto a raffreddare nel legno |
Gli attrezzi del mestiere |
I miei ragazzi adorano la cucina giapponese e quindi il sushi. Spesso quando usciamo e ne abbiamo la possibilità lo mangiamo.
I questo periodo va molto di moda il cosiddetto all you can eat, ovvero tutto quello che puoi mangiare, che consiste nel poter chiedere di tutto, senza limiti, pagando un prezzo fisso a patto di non lasciare nulla nel piatto. Spesso si tratta di una fregatura e di cibo di cattiva qualità, ma ci sono anche locali in cui si mangia cibo giapponese di ottoma qualità, ad esempio al GINZA GOLD a Roma in via Barberini, dove anni fa Claudio ed io facemmo una cena coi fiocchi.
Ad ogni modo, anche incentivata da un'amica ottima cuoca che sperimenta di tutto con successo, ho deciso di provare.
Così mi sono approvvigionata dell'occorrente su internet: riso per sushi, fogli di alga Nori, tappetini per arrotolare, bacchette e aceto di riso; poi ho comprato dei filetti filetti freschi di tonno, salmone e spada che ho messo in freezer ad abbattere per 72 ore.
Quindi, sabato mattina, mi sono messa all'opera.
E' stata una lunga e laboriosa preparazione. Ho messo il riso a bagno,
l'ho sciacquato più e più volte finché l'acqua non è risultata limpida, ho tolto tutte e le impurità, poi ho messo in pentola stesso quantitativo di riso (nel mio caso 500 grammi) e di acqua, ho portato ad ebollizione, ho mescolato una sola volta e fatto sobbollire a fuoco medio per 5 minuti, poi ho passato la fiamma e ho fatto cuocere ancora per 7 minuti. Ho spento, mescolato e fatto riposare; poi ho rimesso di nuovo sul gas per 30 secondi e fatto raffreddare. Da parte ho preparato il condimento rappresentato da 150 grammi di aceto di riso in cui ho fatto sciogliere 38 grammi di sale e 60 di zucchero, ho mescolato per bene e ho versato sul riso che intanto si era raffreddato in un contenitore di legno (non avendo l'arnese giapponese ad hoc ho usato una cassetta di vini ben lavata). Il contenitore di legno va fatto prima impregnare di acqua affinché non assorba l'aceto. Ho rimestato per bene finchè il riso divenuto lucido non è stato condito uniformemente. Ho fatto riposare ancora, mentre ho rivestito i tappetini di pellicola di plastica, poi ho posizionato l'alga e vi ho steso il riso compattandolo, ho disposto i vari tipi di farcitura e ho arrotolato.Insieme al pesce ho messo listelli di avocado, semi di sesamo e semi di chia. Da ogni rotolo ho ricavato quattro pezzetti che ho tagliato con un buon coltello affilato bagnato per evitare che si attaccasse. E così ho preparato tanti California rolls.
Intanto Claudio ha realizzato i cosidetti NIGIRI che abbiamo completato con listelle di pesce crudo.
In effetti la preparazione è complessa e richiede esperienza e manualità, ma il risultato è stato niente male. Ho guarnito con ciuffetti di formaggio spalmabile assoluto o mescolato al salmone in spuma e ho servito con salsa di soia e wasaby, molto piccante da dosare con attenzione.
Mamma non ha gradito! |
Ne sono venuti fuori tre piatti variopinti e invitanti che abbiamo terminato fino ...all'ultimo chicco.
Da rifare!
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