Domenica in famiglia
Nonostante la pandemia, la voglia di vivere, di uscire e viaggiare, di andare avanti è sempre tanta, anche se bisogna fare tutto con estrema prudenza.
Il dono di questa domenica di metà ottobre, appena trascorsa, è stato un bel sole tiepido, sebbene la temperatura si sia notevolmente abbassata nelle ultime settimane.
Visto che avevamo anche Pietro da festeggiare, abbiamo pensato di raggiungere Alessandro a Roma e pranzare nelle vicinanze.
Siamo andati a prenderlo alla stazione metro dell'Anagnina e da lì abbiamo proseguito per i Castelli Romani per un pranzo a base di specialità romanesche rivisitate da uno chef segnalato Michelin presso la Locanda Cacciani,
un ristorante storico a conduzione familiare, con terrazza panoramica,
personale molto gentile e una nonnina che con polso, padronanza, esperienza e competenza gestiva la situazione, fermando quasi ogni cameriere all'uscita dalle cucine.
un ristorante storico a conduzione familiare, con terrazza panoramica,
personale molto gentile e una nonnina che con polso, padronanza, esperienza e competenza gestiva la situazione, fermando quasi ogni cameriere all'uscita dalle cucine.
Tutti e cinque abbiamo consultato il ricco menù e ciascuno ha scelto secondo il proprio gusto, cannelloni del nonno, tonnarelli cacio e pepe, ravioli alle erbe, con salsina di patate e crumble di parmigiano (io ho preso questi, con Pietro, e mi sono leccati i baffi).
Per secondo ancora varietà di gusti con abbacchio alla scottadito, porchetta e carrè di maialino al mosto, con scaroline saltate, funghi porcini arrosto, conditi con olio profumato all'aglio e pepe. Buonissimi! Dopo aver pasteggiato e bevuto un rosso locale, ci siamo addolciti con un semifreddo al gianduia e una zuppa inglese della tradizione.
L'ambiente era classico, ampio, curato, la terrazza panoramica e soleggiata, ma al termine siamo scappati via per sorbire un buon caffè in piazza, dinanzi ad un artista di strada, un rocambolesco giocoliere.
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