Domenica abbiamo festeggiato con un pranzo in casa mia sorella IVA che dopo oltre quarantanni di onorata professione di medico, dal primo settembre è andata in pensione.
Iva è una persona meravigliosa, buona come il pane, mia madrina di cresima e madrina di battesimo del mio dolce Ale.
Non si è mai sposata e non ha avuto figli, ha vissuto in casa con mamma per quasi cinquant'anni, prima di trasferirsi a Roccaravindola nell'amata dimora avita.
Si è laureata nel 1978 e dopo il tirocinio in ospedale, le guardie mediche, le specializzazioni e un decennio alla Sanatrix, dove faceva turni lunghi e massacranti, è stata il medico di base, di famiglia, per migliaia di pazienti grati.
Gli anni passano, la tecnologia avanza, la pandemia stressa, e allora Iva ha deciso di andare in pensione. Ha festeggiato con noi, con un ricco pranzo a casa sua. E io le auguro di godere adesso del meritato e tranquillo riposo, magari interrotto spesso e volentieri da viaggi e vacanze.
Oltre un piccolo dono prezioso, le ho fatto fare da Gaetano Visone delle Terrazze una torta al caffè e agli amaretti, decorata con una vecchia foto: Iva, giovane quarantenne, in rosso Valentino, nei corridoi della mia Università, nel giorno della mia laurea, 28 anni fa. Ancora AUGURI IVA!
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