NON LASCIARMI
RECENSIONE
di
Giuditta Di Cristinzi
Non lasciarmi, titolo originale Never
let me go, è un romanzo struggente del 2005 di Kazuo Ishiguro, Premio
Nobel per la letteratura 2017 con la seguente motivazione «nei suoi
romanzi di grande forza emotiva ha scoperto l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo». Intervistato al
riguardo dalla BBC Ishiguro si è detto incredibilmente lusingato.
L’autore britannico di origini
giapponesi è nato nel 1954 a
Nagasaki ma ha vissuto in Gran Bretagna dai cinque anni fino all’età adulta.
Il libro nel 2005
ha vinto il Premio
Alex ed è stato inserito da Time
nella lista dei 100 migliori romanzi in lingua inglese pubblicati dal 1923 al
2005. Dal romanzo inoltre è stato tratto anche
un film con Keira Knightley.
Il romanzo è scritto in prima persona, la voce narrante è
quella di Kathy, una giovane donna, “assistente”,
che ricorda i tempi dell’infanzia e dell’adolescenza e narra con una vena di
rimpianto e di senso della perdita irrisarcibile della sua amicizia con Tommy e
Ruth.
I tre ragazzi sono vissuti in un bel collegio immerso nella
campagna inglese, Hailsham, senza genitori, accuditi da tutori che non fanno
mancare loro nulla di materiale. Però non hanno affetti, non hanno famiglia,
non hanno una vita “normale”. Talvolta ricevono doni e strane visite da una
certa Madame che ha con loro uno
strano atteggiamento, quasi li temesse. Madame
raccoglie i loro disegni, le loro poesie più belle e le porta con sé in una
misteriosa galleria. Perché? L’inizio della narrazione è segnato dal mistero su
tanti punti, sulle stranezze della vita dei giovani che usciti dal college si trasferiranno nei cottages, inizieranno ad avere vite più
autonome, si innamoreranno, faranno sesso, andranno al lavoro in attesa di
divenire “donatori”. Donatori di cosa,
ci si chiede. Agli inizi le parole usate sembrano strane, fuori contesto,
invece vogliono significare proprio quello dicono, tristemente,
drammaticamente, crudamente.
I ragazzi sono cloni umani venuti al mondo solo per donare i
propri organi, ma –come la storia dimostrerà- hanno sentimenti perfettamente
umani, si innamorano, soffrono, hanno amici e gusti e vogliono vivere.
Nelle pieghe del racconto piano e scorrevole nello stile,
quanto agghiacciante e inquietante nei contenuti, c’è tutta la forza di un
autore geniale e visionario che prospetta quello che potrebbe accadere se
l’uomo e la scienza si spingessero oltre
i paletti posti dalla morale e dalla natura.
Non lasciarmi è un libro accorato, intenso, lento,
sconvolgente, attuale e classico al tempo stesso, che fa piangere e riflettere,
da leggere assolutamente come moderno capolavoro, Nobel meritatissimo per una
narrazione onirica, puntuale e cruda da non perdere.
NON LASCIARMI KAZUO ISHIGURO 2005, Premio Nobel per la Letteratura 2017,
Einaudi SUPER ET, 291 pagg. ISBN
978-88-06-23177-4
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