RECENSIONE
A ROSSO, POESIE D’AMORE E DI RIVOLTA di BEPPE COSTA
Si dice che l'uomo prima di parlare abbia
cantato. Che prima di scrivere prosa abbia fatto poesia.
Fuori di immaginazione, il fare della poesia rappresenta non un complesso e contorto canale artistico proprio delle personalità più enigmatiche e al contempo più fascinose, ma al contrario, la saggezza dell'etimo sedimentatosi attraverso i secoli, suggerisce un rapporto molto naturale fra l'uomo e la poesia, che per sua struttura non può essere un’espressione rotta e trasognata, ma deve necessariamente rappresentare una comunicazione efficace.
Fuori di immaginazione, il fare della poesia rappresenta non un complesso e contorto canale artistico proprio delle personalità più enigmatiche e al contempo più fascinose, ma al contrario, la saggezza dell'etimo sedimentatosi attraverso i secoli, suggerisce un rapporto molto naturale fra l'uomo e la poesia, che per sua struttura non può essere un’espressione rotta e trasognata, ma deve necessariamente rappresentare una comunicazione efficace.
La poesia vive oggi come un'arte elitaria e fra i
nostri contemporanei il titolo di 'poeta', tante volte, pare un orpello da
ordine cavalleresco, con il quale si
cerca di darsi un tono.
Dovrebbe essere invece qualcosa di umile ma al contempo è qualcosa di difficile: il crinale fra poesia e
niente artistico è misterioso e davvero evanescente.
Ebbene, LA POESIA DI BEPPE COSTA CHE OGGI ABBIAMO LA FORTUNA E IL PRIVILEGIO DI LEGGERE
E RECENSIRE E’ COSI: EFFICACE, UMILE, VERITIERA, SUBLIME, come egli stesso la
definisce in un componimento dedicato.
Per Beppe la poesia si fa suono, si fa carne,
diviene vita e racconto di un percorso, quando si allea, si batte e combatte la
realtà quotidiana. Si fa ricerca, tumulto, s’imbizzarrisce e placa. E’ il canto
e il controcanto di un’intera lunga esistenza. Per questo la poesia di Costa,
artista fecondo e generoso, è anche copiosa
e abbondante.
Numerose le pubblicazioni poetiche –circa 18- a
partire dalla prima del 1970, numerosi e
prestigiosi i premi collezionati, oltre dieci, dal
nostro autore di cui oggi presentiamo soprattutto Rosso, poesie d’amore e di rivolta, pubblicato per la prima
volta nel 2012 e ristampato di recente da Volo Press Edizioni nella serie Poetry by the
Planet, titolo che avverte del respiro internazionale della collana e degli
autori in essa pubblicati.
Costa infatti gode di ampia stima nel mondo, come
uomo e come poeta, in quanto con la sua vita testimonia e diffonde ogni giorno
la fondamentale umanità dell’arte poetica, con la quale canta in versi sciolti,
in maniera moderna ed efficace che arriva dritta al cuore di chi legge la
poesia stessa, la luna, la terra, il mare, il cielo, la passione fisica, ad
esempio in ROSSO E NERO, l’amore e il mal d’amore, la tenerezza, la rabbia, lo
scorrere inesorabile del tempo.
E ancora, l’alienazione del mondo moderno in cui
sembrano sopravvivere lontani cuore e cervello, sebbene ospiti dello stesso
corpo, i temi sociali come quello della
migrazione, nel componimento RIFUGIO, del consumismo dell’apparenza in
DIFFERENZIATA, il desiderio di potere di alcuni.
Molte le poesie dedicate, testimonianza di legami
umani ed artistici, ad esempio a Dario
Bellezza, a Fabio Barcellandi, ad Alda Merini, Ad Andrea e Tonino Guerra, all’associazione
Libera di Don Ciotti.
Per tutte queste ragioni e per altre ancora che
scoprirete nella lettura suggerisco di acquistare
e leggere il libro di Costa. La poesia oggigiorno vive di questo.
Faccio mie le parole di Caponnetto che firma la
prefazione del volume: ROSSO, POESIE D’AMORE E DI RIVOLTA potrà diventare il
vostro prossimo livre de chevet, da
tenere accanto sul comodino, da leggere per trovare il conforto della
condivisione di pensieri, ansie, sentimenti, smarrimenti che tutti gli uomini provano ma che solo i
grandi poeti sanno esprimere a parole.
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