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martedì 4 agosto 2020

SI, VIAGGIARE...

A BOLOGNA

Sono tanti i motivi che inducono a viaggiare: si può per diletto, per conoscere e visitare, per salute, per raggiungere persone care, per lavoro,...

Giorni fa Pietro ed io, per uno di questi motivi, siamo andati a Bologna in treno


sfidando il caldo africano. 
Stazione di Venafro, varia umanità
Siamo partiti da Venafro alle dieci e arrivati a Roma in perfetto orario con un regionale da Campobasso. Dopo una sosta in un ristoro, da Termini abbiamo preso Italo, un treno veloce (a caro prezzo), per Bologna appunto (i treni in Italia funzionano). 
A bordo, rigide le misure di sicurezza, mascherine obbligatorie e poltrone occupate a posti alterni. Giunti a destinazione,  abbiamo camminato a lungo fino in centro, meta del nostro viaggio. 
Bologna è  sempre bella, ma in una giornata rovente in cui si sono stati sfiorati i 40 gradi, non è stato  il massimo, considerata la sua posizione geografica; l'asfalto era bollente e il sole coceva sulle gambe quando i raggi riuscivano a filtrare tra i famosi portici.
Dunque altra sosta, altro piccolo rinfresco e poi via, di nuovo su  viale Indipendenza, abbiamo attraversato la Dotta, sede dell'Alma Mater Studiorum, la più antica Università d'Europa (Prima università d’Occidente, fin dal 1088 l’Università di Bologna richiama studenti da tutta Europa.  Dai tempi degli illustri studenti Dante, Petrarca e Boccaccio, l’Università di Bologna ha affermato nei secoli il suo ruolo di fucina del sapere e i circa  80.000 che oggi accoglie, la mantengono viva culturalmente e socialmente. Fonte www.dantealighieribologna.it),  la Grassa o la Ghiotta, la Rossa, la Turrita, fino a giungere Galleria del Leone. 
Dietro questi nomignoli (di cui godono anche le altre città italiane, Venezia è la Serenissima, Roma la città eterna, Firenze la Bella) si  nascondono altrettante verità. 
Bologna è  detta grassa perchè la sua cucina è ricca, saporita, opulenta con i tortellini, i bolliti, i passatelli, le lasagne, il ragù e molto altro ancora; è rossa per i mattoni che rifiniscono le case ma anche per il colore politico delle amministrazioni che vi si avvicendano da anni; è Turrita, per via delle due Torri che adornano la Piazza di Porta Ravegnana, la Torre Garisenda e la Torre degli Asinelli.Le più belle immagini di Bologna, la città che amiamo al volo ...Insomma una città importante che rappresenta il vario ingegno italiano. Trova il tuo Centro Amplifon a Bologna | Amplifon
In pochi minuti, missione compiuta, il mio Pietro ed io abbiamo programmato un veloce rientro. Un giro turistico in piazza Grande e lungo i canali lo faremo un'altra volta perchè viaggiare è troppo bello.
Appena il tempo di una foto!


Pietro è il mio primogenito, il figlio che mi assomiglia di più, che è diventato un uomo, che ha trascorso il tempo del viaggio  a parlare con me e a guardare il telefonino,  a dirmi di podcast, di hip hop, di  contestazione, di satira politica attraverso la musica e di mille altri argomenti  che una donna di 53 anni ignorerebbe se non avesse un figlio di quasi 22 che queste cose gliele dice secondo il suo  punto di vista.



Tra chiacchiere e letture siamo rientrati a Venafro in tempo per fare una capatina alla serata organizzata da Brunelio, bar la Bussola, a base di paella, birra e musica spagnoleggiante. 


Chi si ferma è perduto!!!

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