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lunedì 31 agosto 2020

VIZI CAPITALI


D'estate capita di sfogliare riviste sulle quali sono proposti test e giochini tipo 

E TU CHE VIZIO SEI? Gli 8 pensieri malvagi secondo Evagrio Pontico – audio catechesi | Lode a  Te Gesù

A me piace molto farli. Non è solo un passatempo divertente ma anche un modo di riflettere se si considerano le "cause" psicologiche di certi atteggiamenti e si cerca di correggerli. 

DANTE sui vizi capitali magistralmente  tessè l'INFERNO,struttura


i pensatori ne argomentano ampiamente e gli artisti  ne traggono spunto per le loro creazioni. I sette vizi capitali arte e filosofia | nopenguinsincalifornia


La superbia è l'ostentazione di sicurezza e cultura e porta a sminuire le qualità degli altri, ma in realtà 

la spiegazione psicologica è diversa. Il superbo non sempre è realmente convinto di possedere tutte 

le qualità che vanta. Per questo si mostra arrogante, superiore, come ad alzare uno scudo. Forse c'è una 

matrice di insicurezza.

L'accidia è indolenza, indifferenza, amore per l'ozio. Ma se fosse anche paura di fare e sbagliare?

La lussuria non è la semplice dedizione ai piaceri ma è rifuggire da responsabilità che pesano, che è diffi-

cile sostenere. 

L'ira   è l'esplosione di rabbia, l'estrema  suscettibilità. Secondo gli psicologi l'iracondo, nel suo sfo-

go infuocato, fugge dal guardare il dolore di un'umiliazione, di qualcosa che lo ha contrariato, dalla

sensazione di non essere all'altezza. La rabbia, la collera, porta ad essere aggressivi verbalmente se non anche materialmente a porta ad essere senz'altri villani, scorretti. Insomma, guai a chi ci capita!

La gola  è l'ingordigia o la smodata consumazione di cibo, ma forse trae origine da una mancanza, d'amore, 

Il quadro della situazione – Emma Saponaro
NELL'ANTOLOGIA CI SONO ANCH'IO CON UNO SCRITTO SULLA GOLA. CHISSA',
FORSE A CAUSA DELLE MIE DIETE!

di riconoscimento. 

Anche l'invidia  è una forma di compensazione alla frustrazione personale. Porta a sminuire i successi 

altrui, ad attribuirli alla fortuna o al caso e a negare del tutto le altrui qualità. 

L'avarizia, altro vizio diffusissimo, se non il più diffuso porta a non spendere, a trattenere, ad accu-

mulare. E in genere chi è tirchio col danaro lo è anche con se stesso e con i propri sentimenti. 

Insomma, l'avaro si sente un virtuoso e si descrive con aggettivi delicati ed equilibrati: prudente, 

attento, oculato, parco. Ok, però, mai 'na gioia!

Ma oltre i sette vizi capitali immagino ce ne siano altri, tipo la testardaggine, essere padrone delle 

proprie idee e non cambiare opinione,  la cattiva educazione, il parlar male degli altri, il criticare 

sempre tutti e il fare pettegolezzi, l'approfittare degli altri, l'esser disordinati,... e chissà cos'altro ancora.

Insomma, divertente e interessante riflettere su vizi e virtù, ancor più divertente affibbiare un vizio a un

nostro conoscente, più difficile qualificare noi stessi, ma ci si può provare!

Io che vizio sono? Secondo Ale (che adesso sta con me e controlla cosa scrivo) l'accidia, che poi è che il 

suo vizio. 

Ma forse, conosciuti i vizi, è meglio dedicarsi a coltivare le virtù, che anzichè capitali sono definite 

cardinali e sono prudenza, giustizia, temperanza e fortezza. Alle virtù teologali, fede, speranza e 

carità, penseremo in una prossima vita!

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