Giornata intensa, al solito. Sveglia rocambolesca e in ritardo, sogni molesti, colazione veloce, vestizione con solita cura e via in macchina a Cassino, sede Diamare per udienza lavoro in sostituzione del giudice titolare.
Sempre tanti contatti e stimoli, prove, decisioni, verbali, concessioni, intese.
Poi mal di testa, un mal di testa che non mi ha permesso di restare e continuare.
Sono rientrata a casa per pranzo.
Claudio aveva preparato riso basmati e lenticchie, che ho arricchito con un po' di parmigiano e ho mandato giù con poco entusiasmo.
Ho preso un Oki, sono andata per pochi minuti a letto, sono schizzata su e sono andata, previo cambio d'abito, in palestra da Antonio.
Mi sono allenata bene e in modo diverso dalla cintola in su.
LA MIA CITTA' |
Poi sono andata alla Decò a conferire la plastica delle bottiglie al raccoglitore CORIPET e a fare la spesa, minima.
Ho comprato due fette di tonno eccezionali. Stasera io e Claudio le mangeremo arrosto.
Sono poi andata a fare altre commissioni, alla Biomedical e in lavanderia, una nuova, speriamo bene.
Poi mi sono fiondata nel garage di mamma a fare le solite cose: selezioni immondizia, chiamare mamma senza risposta, innaffiare le piante, ...
Sono salita allo studio e ho sbrigato altre pratiche: Kaur, la regione e la caldaia, Pontarelli, Ale e i suoi contratti di locazione, con Davide da disdire e con Romanelli da rifare, telefonate, cose varie.
Ora vorrei fermarmi e studiare per questo esame farsa del cacchio che vorrei tanto mandare a quel paese con tutte le conseguenze del caso...
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