Sempre alla ricerca del benessere, proiettata sulla via della crescita personale, seguo molto Raffaele Morelli, i suoi video su YouTube e i suoi sapienti scritti raccolti in libri monotematici e nelle riviste Riza psicosomatica e Riza Relax.
Talvolta appare difficile mettere in pratica i suoi consigli perché comportamenti e atteggiamenti mentali errati sono cronicizzati, tuttavia traggo sempre spunti interessanti, accendo propositi e mi arricchisco.
Cambio prospettiva
Lasciarsi tutto alle spalle, come una scia inghiottita dall'acqua |
Per star bene, Morelli consiglia di limitare le modalità che ci sottraggono energia, che creano conflitti e contraddizioni e perpetuano i disagi facendo solo il necessario, senza complicare troppo le cose.
Il dolore non dura oltre il necessario se non lo tratteniamo, se non continuiamo a pensare ad oltranza alle cose che ci fanno e ci hanno fatto soffrire. Rimuginando ci soffermiamo sulle cause che possono aver creato il dolore e così lo tratteniamo a noi a oltranza. Così avremo il cuore pieno di sofferenza.
Troppo spesso sono rimasta ancorata al passato, ad analizzare, a soppesare, riempiendomi di altra sofferenza. Ho vissuto immersa nel rimuginio mentale, ma poi ho capito che non va, che così mi faccio solo del male.
Spesso recriminiamo su quello che ci è accaduto. Perché proprio a me?
Perché doveva essere così, perché accade quel che deve accadere, quel che può accadere.
Bisogna avvicinarsi alle azioni semplici, a quelle necessarie, come accade in natura.
Gli animali fanno solo ciò che è necessario per sopravvivere e per la sopravvivenza della specie. Le piante fanno lo stesso. Orientano naturalmente le loro foglie e i loro fusti verso la luce (fototropismo, dal greco luce e nutrimento) e verso il sole (eliotropismo, dal greco sole e nutrimento). Non fanno altro.
Noi ci complichiamo l'esistenza, desideriamo cose non necessarie, sviluppiamo ATTACCAMENTO, alle persone, alle case, alle cose, ai soldi, alle posizioni sociali, allontanandoci dal nucleo, inquinando la serenità nella quale siamo nati con RIMUGINII MENTALI.
Altra regola del benessere secondo i vecchi e i nuovi saggi è riconoscere che tutto ciò che ci capita, ci riguarda. A volte ci diciamo "Questo cosa non lo voglio, non lo meritavo, non è giusto". Dovremmo invece dirci, "è così, è andata così, va bene così, così doveva essere, mi è successo, posso farvi fronte".
Ci preoccupiamo dei nostri asseriti sbagli.
Non esistono gli sbagli. Esistono le azioni fatte in in certo momento perché solo quelle potevamo o volevamo fare. Stop al processo alle intenzioni, basta soppesare, criticare. Meglio dire "questa cosa sono io, mi riguarda, la mia psiche profonda è soddisfatta e si riconosce nelle azioni che le appartengono." Così, troverà le soluzioni. Inoltre, non dovremmo mai dimenticare che le difficoltà fanno evolvere.
Una vita senza "sbagli" è una vita inutile, ha scritto qualcuno.
Quando una difficoltà viene a trovarci è un "buon incontro", un momento evolutivo. Inoltre bisogna accettare che per trovare il vero benessere, dobbiamo prima incontrare i nostri demoni, le parti di noi che ci disturbano, i nostri "difetti", i lati bui, quelli di cui ci vergogniamo, quelli che non vogliamo mostrare agli altri, ma che noi dobbiamo conoscere e accettare, accogliere e guardare.
Siamo luce e ombra secondo il grande Jung
Altra regola del benessere è uscire dall'idea che qualcun altro possa risolvere i nostri problemi: sono nostri, noi dobbiamo occuparcene, solo noi possiamo aver cura delle nostre ombre. Per farlo, dobbiamo immaginarci come un raggio di luce che ha bisogno della sua ombra, secondo R. Morelli e Riza. Quando i grandi psicanalisti parlano del Sè lo immaginano come un punto luminoso circondato dall'ombra.
Quando riusciamo a far convivere luci e ombre dentro di noi, spegnendo il criticismo interiore, siamo sulla strada del benessere e riusciamo a combattere il rimuginio della mente.
Fonti: Riza Psicomatica, Dott. R. Morelli, C. G. Jung
Nessun commento:
Posta un commento