Quella di oggi è stata una giornata intensa come spesso accade.
Mi sono risvegliata con Claudio che, dolcissimo, mi ha portato il caffè macchiato a letto.
Lo amo da morire da trent'anni.
Sono scesa giù e ho fatto colazione con latte e caffè freddo e cereali, mentre Alfonsino
mi faceva le coccole.
Mi sono preparata con cura indossando un abito vintage di seta pura, bianco e azzurro pervinca, a righe e fiori. Sarebbe tanto piaciuto a mamma che me lo aveva comprato 39 anni fa!
Ho messo su una cintura di pelle bianca di Gucci, scarpe chanel bianche di ecopelle finto Gucci, collana con pietre bianche e staffe tipo Gucci.
Elegance is an attitude |
Sono andata in auto a Cassino. Ho fatto udienza. Il geometra G.A., che ho nominato CTU in una causa, mi ha offerto un caffè al bar. Più tardi ho fatto una seconda pausa al Richard con le mie amiche e colleghe Raffa e Rosanna. Ho preso un cappuccino deca e delattosato. Sono rientrata in tribunale e ho terminato la mia udienza civile senza troppi intoppi.
Sono andata dalla mia psicologa a cercare di dipanare la matassa... Difficile.
Sono rientrata a Venafro, mi sono fermata al cimitero da mamma. Ho spazzato a terra la cappella e ho pianto, ho accarezzato la lapide e ho parlato con lei, con tutti loro...
Sono scesa e ho seminato foglioline di piante grasse di facile ripresa nelle ciotole trascurate del viale del cimitero, le ho pulite un po' dal fogliame e sono andata a casa.
Claudio era già uscito. Mi aveva lasciato del riso lesso e degli spinaci. Magro pranzo. Mi aveva comprato l'acqua minerale gasata e me ne ha fatto trovare una bottiglia sulla tavola e una sulla scrivania. Cavolo, quest'uomo non me lo dice ma mi ama!
Ho mangiato e salutato Alfonsino birichino, ho fatto qualche servizietto e sono andata a casa di mamma dove l'ho pianta e pensata ancora. Ho fatto altri servizi. Dovrò gestire e svuotare casa ma mi fa troppo male.
Non ci posso credere che mi ha lasciata, che si è fatta sopraffare dalla vecchiaia, dalla stanchezza, dalla malattia e dalla morte. Ci eravamo promesse di morire insieme. Cazzo.
Sono venuta allo studio, dove sto ancora, alle 21.48.
Ho fatto cose, visto le mail, telefonato, letto, scritto una pec, sistemato. Dalle 20 circa ho studiato un po' per l'esame di conferma GOT: cosa orribile, dover fare un esame dopo aver fatto questo lavoro ibrido e mal pagato per 21 lunghi anni.
Ho chattato con le amiche, dovevamo uscire ma è andata buca. Claudio è andato a fare spinning e poi a cena fuori. Sono sola. Andrò a casa, cenerò, frugalmente e forse guarderò su Sky una puntata della serie Domina, suggeritami da Marianna Fiorillo. Mi piace. Intrighi e storia, mia grande passione.
Andrò a letto stanca ma serena, in fondo soddisfatta. Vorrei sentire Pietro e vorrei poter andare adesso a salutare mamma, prima di andar via, come ho sempre fatto, ogni sera da quando mi sono sposata. Mamma cara mia
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