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domenica 5 aprile 2020

Mi viene da ridere...

Ho appena rubato una sigaretta a mio figlio! Ma in compenso gli ho lasciato 50 centesimi nel cassetto. Sono fatta così. 

Io sono una fumatrice anomala, non riesco a smettere ma sono molto attenta a non esagerare, sono controllata, in tutto peraltro. Ne fumo solo due al giorno, una a quest'ora, una dopo cena. Le vacanze, la convivialità mi fregano e a volte mi fanno debordare dai buoni propositi ma in genere sono ferrea e mantengo il proposito e il limite che mi sono dato. Forse un giorno smetterò del tutto. Quando ne avrò voglia. Adesso avere una sigaretta tra le mani e aspirarne il fumo acre e amaro è un piccolo piacere, uno spazio vuoto per ricaricare "energia", una pausa nell'attivismo. 

Strana, singolare, Domenica delle Palme questa. Vedo il Santo Padre, nelle sue celebrazioni, molto vecchio e sofferente, accorato per il destino dell'umanità. 
Oggi niente messa, niente benedizioni ma ho voluto mantenere l'importanza, la simbologia della tradizione. Ho tagliato dei ramoscelli di ulivo in giardino, li ho benedetti a modo mio e li ho riservati alle nostre mamme. 

Pranzo ricco e gustoso a base di pesce: un chilo di spaghetti quadrati della Molisana, grossi calamari ripieni e crumble di mele con panna. Sto prendendo la mano a cucinare, mi pare una maniera per prendermi cura dei miei, oltre che un modo per impiegare il tempo. La pasta col pesce la faccio spesso, dunque era collaudata; quello che è stato davvero buono sono stati i calamari. Li ho farciti con pane sbriciolato, sale, olio, aglio, olive nere, capperi, acciughe, pomodorini e pezzetti dei tentacoli. Li ho chiusi con uno spuzzicadenti e li ho fatti cuocere in tegame con aglio e olio soffritti e pomodorini. Ho messo nella pentola un po' dei tentacoli e della farcia avanzata per rendere il fondo di cottura saporito e cremoso. Infine ho sfumato con viso rosso, più concreto e deciso del bianco.


Ottimi! 

Anche il dolce è ben riuscito, non come quello di Lidia e Angelo, chissà quando ci torneremo all'ELEVEN CLUB, ma delizioso. Ho tagliato le mele a pezzettini, le ho amalgamate con burro fuso, zucchero di canna e succo di limone e le ho messe come base in una teglia. Su ho sbriciolato burro, farina, zucchero e buccia di limone grattugiata. Ho usato la farina per i dolci, con un po' di lievito dentro. Ho cotto in forno per mezz'ora a 180° e ho servito caldo con panna montata fredda. 


Stamattina ho finito di leggere L'INSONNE, di CINZIA TANI, davvero avvincente. Volevo finirlo ieri notte ma mi ci sono addormentata su. Un libro a tratti prolisso, eccessivo nelle descrizioni, molto documentato dal punto di vista storico e geografico al quale ho tardato ad affezionarmi, ma poi... Tempo e luogo sono importanti in una narrazione e spesso non fungono solo da cornice. Possono divenire protagonisti. 
Nel 1930, 1943-44-45, 1960, Berlino, Monaco, Roma, Parigi, Cannes sono il teatro delle gesta vicende di Sophie, una mezza ebrea,  Max, militante nella Hitler-Jugend e figlio di un aguzzino nazista e Thomas, un giovane circense zingaro. Tre destini che si sono incrociati nella follia della Germania nazista e che, segnati da sevizie crudeli, hanno continuato a venirsi incontro, allontanarsi e fondersi in un unico doloroso abbraccio finale sulle rive della Senna. 

In questi giorni ho riletto anche un bel libro di poesie, quel tempo perduto, di Lucia Camodeca de' Coronei, moglie napoletana del presidente del tribunale che me ne fece dono qualche anno fa. 
Adesso ho iniziato ALMOST BLUE di Carlo Lucarelli,
del quale di recente ho letto L'ispettore Coliandro. Non è tra i miei preferiti, ma mi piace leggere un po' di tutto, variare.

Adesso un po' di relax con un thè caldo e la tv sintonizzata su Raidue, tra TG e Fazio. 

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