Ieri ho tolto il grembiule e sono uscita di casa.
Ho abbandonato la cucina ai miei uomini, sono andata ad un appuntamento di lavoro allo studio, poi a dare gli auguri di buon onomastico alla mia comare Anna Rita,
abbiamo preso un caffè al bar Living,
sono andata in Tribunale a Cassino a lavorare un po' in ufficio (fare tutto da computer non è lo stesso, almeno per me. Ho bisogno di toccare le carte, di leggere i fascicoli cartacei, di sfogliarli), ho fatto un pranzo frugale in un bar con una piccola cosa da bere.
sono andata in Tribunale a Cassino a lavorare un po' in ufficio (fare tutto da computer non è lo stesso, almeno per me. Ho bisogno di toccare le carte, di leggere i fascicoli cartacei, di sfogliarli), ho fatto un pranzo frugale in un bar con una piccola cosa da bere.
Poi ho chiuso gli occhi e ho sognato di fuggire via al mare,
come facevo sempre negli anni passati in questo periodo. A me questo sembra il periodo migliore, fa abbastanza caldo anche se è un po' ventilato, non c'è gente, dunque il mare e la spiaggia sono tutti per me e pochi altri privilegiati.
come facevo sempre negli anni passati in questo periodo. A me questo sembra il periodo migliore, fa abbastanza caldo anche se è un po' ventilato, non c'è gente, dunque il mare e la spiaggia sono tutti per me e pochi altri privilegiati.
In questi mesi i gestori dei lidi cominciano a rassettare la spiaggia con i trattorini,
tra rare famigliole con bambini, si può leggere tranquillamente
senza essere interrotti dalle chiacchiere dei vicini di ombrellone, si può ascoltare un po' di musica senza cuffiette (nel mio sogno la colonna sonora era di Burt Bacharach). E così si aspetta la bella stagione.
Ma la prossima, come sarà?
E la chiamano estate..., così faceva una vecchia canzone di Bruno De Martino.
E al ritorno, ho trovato lui!
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