Ecco lo stato indecente in cui versa.
Completamente abbandonato a se stesso, con erba alta più di un metro. Non sembra di essere in pieno centro abitato, ma in aperta campagna.
Ora io mi domando: Chi se ne deve occupare? Il Comune? Perchè non lo fa? Altri? Chi sta (!!!???) eseguendo i lavori di restauro? Ma se quest'ultimo non adempie direttamente, il Comune non dovrebbe vigilare e sollecitare?
Al di là dei ritardi assurdi nel recupero degli immobili, nel restauro di beni già privati, espropriati dal MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI negli anni "90, è possibile almeno tagliare le erbacce?
E la ristrutturazione a che punto è?
Il terremoto che fece chiudere definitivamente i pagliai del Verlasce risale al 7-11 maggio 1984, ero ragazza e abitavo lì vicino, me lo ricordo benissimo. L'accesso fu sprangato e così è rimasto. Sono passati ben 36 anni.
AQUILA, PRIMA E DOPO |
GENOVA, PONTE |
LUCCA Piazza dell'Anfiteatro |
LUCCA |
A Lucca c'è un anfiteatro simile, un'ellisse, ben tenuto e anima della città, elemento di attrazione turistica e fonte di ricchezza.
Così scriveva Altro Molise nel 2018: “Con il finanziamento di 600mila euro, ottenuto grazie all'impegno profuso dal x e dall'assessore y, sarà possibile procedere al restauro e alla riqualificazione dell’Anfiteatro romano ‘Verlasce’ di Venafro. Si tratta di fondi a valere sulle Risorse FSC 2000/2006. Un progetto che era stato bloccato dal governatore z che ora è stato rimesso in campo dal governatore x con la competenza dell'assessore y. Un ottimo risultato per il Molise e per Venafro che punta a valorizzare uno dei siti storici tra i più importanti della regione”.
Bene, e poi?
P.S. Le erbacce del Verlasce fanno il paio, anzi il mucchio, con quelle della strada che porta a casa mia, costeggiata dalla ferrovia. Chi è competente? Per l'uno e per l'altra, l'erba resta lì. Ma di questo scriverò un'altra volta.
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