Oggi (6 maggio) è il mio onomastico. Quando ero ragazza si festeggiava in famiglia con un pranzo perchè era anche l'onomastico di nonna che, donna del suo tempo, ci teneva molto. Ci invitava da lei e mangiavamo tutti insieme: nonna, nonno, zio Peppino, zia Sisina, a volte anche z' F'mena (la mamma di zia Sisina), babbo, mamma, Adriana, a volte con Guido (allora suo fidanzato, adesso suo marito), Iva, Umberto ed io, la più piccola, la più coccolata, la più vezzeggiata.
Nonna ed io ricevevamo sempre un bel regalo.
Nonna ed io ricevevamo sempre un bel regalo.
Ora tutto questo non c'è più ma è bello per me ricordarlo.
I miei (vecchi) mi chiamano per dare gli auguri, i miei (nuovi) lo dimenticano sistematicamente, allora da un po', per non restarci male, glielo ricordo io. (Alcuni dicono che dimenticare le ricorrenze "è carattere". Per me è disattenzione e basta, mancanza di attenzione e di affetto).
Questa volta ho fatto così: ieri sera ho preparato un bel plumcake allo yogurt per la colazione e gliel'ho fatto trovare sul tavolo della cucina stamattina con un biglietto.
Questa volta ho fatto così: ieri sera ho preparato un bel plumcake allo yogurt per la colazione e gliel'ho fatto trovare sul tavolo della cucina stamattina con un biglietto.
Per il resto, mi diverto. Sì, davvero.
Divertimento, dal latino, significa de allontanamento vertere volgere. Quindi, volgere altrove, deviare.
PAROLA DELLE ORIGINI
Il divertimento, nel senso proprio del termine, è distrazione. È indotto dal comico puro che fa ridere senza sottotesto - niente a che vedere con l'ironia -, è indotto dai cosiddetti passatempi d'evasione, dallo sport fine a se stesso e da un'altra moltitudine di attività.
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/divertire
Il divertimento dunque è di-vergere, volgere altrove, fare altro rispetto a quello che si fa normalmente.
E io normalmente che faccio?
Mi preparo di tutto punto, esco, vado in tribunale, vedo gente, sto poco in casa, vado allo studio, viaggio. E adesso invece, non mi preparo, mi vesto comodamente o affatto, mi trattengo in casa in libertà, cucino, pulisco, leggo, scrivo, guardo la tv e mi dedico ai miei cari.
Ieri ad esempio, Alessandro mi ha chiesto di colorargli i capelli di rosso. E io l'ho assecondato. Un anno fa mi avrebbe fatto inorridire. Invece l'ho accontentato, ci siamo divertiti, abbiamo giocato e siamo stati entrambi contenti.
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Splendido lavoro che ho cercato di fare per bene con guanti, camice di cellophan, asciugamano in tinta per evitare macchie, pettini e tanta voglia di leggerezza.
Nel pomeriggio ho fatto un bel rustico con foro al centro, con ricotta, uova, salumi e parmigiano. Prima ancora di fotografarlo per postarlo, qualche simpatico briccone ne aveva già rubato e trangugiato una fetta.
Stamattina invece, complice il bel tempo, grandi pulizie all'esterno. Ho riordinato tutto lo scantinato e ho lavato il cotto con l'idropulitrice divertendomi un mondo, come una bambina che gioca con l'acqua. E non finisce qui perchè domani lo luciderò e poi mi dedicherò alla pittura!
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