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domenica 31 maggio 2020

ALLA LOCANDA

Oggi abbiamo deciso di fare una gita fuori porta ad Agnone, nel cuore del nostro troppo spesso e ingiustamente misconosciuto Molise

Maristella, sommelier e cuoca, oltre che nostra intima amica, ci ha guidati in un pranzo speciale presso la Locanda Mammì,  gestita da Stefania Di Pasquo, ottima chef. 

Noi non eravamo mai stati in questo ristorante e abbiamo accettato l'invito con piacere. Claudio ed io siamo andati in moto, sfidando la pioggia e l'abbassamento della temperatura, ben bardati con doppio giubbino e antipioggia. Ci siamo inerpicati per le strade ricurve di montagna, abbiamo attraversato un bosco meraviglioso che suggeriva fantasie e sogni, siamo arrivati in fondo alla contrada Castelnuovo,  abbiamo girato a destra per una stradina sterrata e ci siamo ritrovati nella proprietà che ospita la Locanda in un casolare in pietra completamente ristrutturato, in mezzo al verde adornato da fiori.



Il posto è semplice ma è accogliente. L'interno è arredato con gusto
come un vecchio bistrot francese, con boiserie chiara e scritte in lingua. Campeggia nella sala un grande bel camino che ho immaginato acceso in inverno a scaldare l'aria, accanto  due grandi divani rossi curvati attorno a un tavolo ovale.


Abbiamo preso posto nel tavolo che ci era stato riservato  e la cameriera sommelier ci ha suggerito il menù degustazione (per la cronaca da  35 euro, dunque  un prezzo assolutamente accettabile rispetto alle squisitezze che abbiamo assaggiato).
Maristella ha scelto di iniziare ad accompagnare le pietanze con un eccellente champagne francese (ovviamente, è un pleonasmo) dal gusto pieno, metodo classico. Intanto hanno cominciato a scorrere davanti a noi una serie infinita di entrèe, palline di mousse di caciocavallo invecchiato due anni, pallotte cacio e ova fritte, spuma di verdura, vellutata di piselli con crumble salato di nocciole e sfere di caciocavallo, un gusto e una consistenza scioglievole divini.


Il tutto accompagnato da grissini al rosmarino e pane caldo fatto dal cuoco. 
Per primo abbiamo preso due tipi di tortelli, in sfoglia al nero di seppia con ripieno di baccalà su letto di ceci e bianchi al pecorino,


per seconto un controfiletto di vitello da latte marinato alle erbette di montagna, con senape e carboncello
cui abbiamo accostato un rosso siciliano DonnaFugata. 

Infine una sfilata di dolcezze: bavarese alle fragole,  mousse di gelato, macarons al cioccolato, gelatina di mandarino,  tartellette dolci alla frutta ai frutti di bosco



ed altro ancora che abbiamo assaporato con un passito di Zibbibbo.
La caratteristica della cucina della Locanda di Stefania Di Pasquo, parente dei noti casari, è l'unione della cucina moderna con i gusti  e i sapori del luogo, la celebrazione della territorialità, della stagionalità, la lavorazione fine della materia prima e l'amore per la propria terra in riuscita alchimia. 
Questa filosofia di vita #iorestoacasa e di cucina va premiata. 
Quando usciamo, pensiamoci. Prima l'Italia, prima il Molise

 Altre idee dalla carta:
VELLUTATA DI PISELLI, CRUMBLE SALATO ALLE NOCCIOLE E SFERE DI CACIOCAVALLO

LINGUINE, BURRO DI MANTECA, ARINGA AFFUMICATA, LIMONE CANDITO E POLVERE DI CAPPERI

CONTROFILETTO DI VITELLO DA LATTE MARINATO ALLE ERBE DI MONTAGNA, SENAPE E CARDONCELLO SPEZIATO

PESCHE, RICOTTA E CARAMELLO SALATO

PICCOLA PASTICCERIA

DEGUSTAZIONE 6 PORTATE A CURA DELLO CHEF

ABBINAMENTO VINI AL CALICE

DEGUSTAZIONE DI SALUMI E FORMAGGI LOCALI

LINGUA DI VITELLO YOGURT E CETRIOLI

PAN BRIOCHE AFFUMICATO, BACCALÀ IN DUE CONSISTENZE E PATÈ DI OLIVE TAGGIASCHE

CRUDO DI MANZO, GORGONZOLA, WHISKY E POMPELMO

CAPASANTA, EMULSIONE DI ARACHIDI, GEL DI SEDANO E LIMONE

PRIMI
GNOCCHI RIPIENI DI CACIOCAVALLO E ZAFFERANO CON ESTRATTO DI BUCCE DI PATATE ARROSTO E MENTA

LINGUINE, BURRO DI MANTECA, ARINGA AFFUMICATA, LIMONE CANDITO E POLVERE DI CAPPERI

FUSILLONI FRIGGITELLI E TARTAR DI GAMBERO ROSSO DI MAZARA DEL VALLO

TORTELLI AL NERO DI SEPPIA, BACCALÀ E CECI

CHITARRINA AL RAGÙ DI QUAGLIA E MAGGIORANA

FAGOTTINI FAVE, SPUMA DI PECORINO E GEL DI PEPE

SECONDI
AGNELLO PANATURA AROMATICA E PEPERONE ARROSTO

GUANCETTE DI MAIALE IN RIDUZIONE DI TINTILIA CON CREMA DI FAGIOLINI

ANATRA, NOCCIOLE E LAMPONE

SPIGOLA ZUCCHINE YOGURT E ZENZERO

CONIGLIO RUCOLA E AGRODOLCE DI CIPOLLE ROSSE

CONTROFILETTO DI VITELLO DA LATTE MARINATO ALLE ERBE DI MONTAGNA, SENAPE E CARDONCELLO SPEZIATO

DOLCI
MILLEFOGLIE AMARENA

PETALOSO DI MANDORLE

PESCHE, RICOTTA E CARAMELLO SALATO

VARIAZIONE DI CIOCCOLATO, FRUTTO DELLA PASSIONE E GELATO AL CAFFÈ

MOUSSE ALLO YOGURT, FRAGOLE E LIMONE

RICCA  SELEZIONE VINI E BOLLICINE

AMICI



Oggi ho riflettuto su una cosa: l'ultima pizza che abbiamo mangiato prima del lockdown agli inizi di marzo è stata con Carlo e Loredana presso Rosso Cardinale. La prima pizza che abbiamo mangiato con gli amici dopo il lockdown è stato ieri sera, di nuovo con Carlo e Loredana e sempre da Rosso Cardinale. Allo stesso modo per il pranzo della domenica. L'ultima gita fuori porta che abbiamo fatto a  inizi marzo è stata con Claudio e Maristella a Napoli
e oggi, appena è stato possibile riuscire, siamo andati ad Agnone presso la Locanda Mammì, sempre con Claudio e Maristella. 


Non è un caso. Amicizia è condividere e stare bene insieme.
Prima di rinchiuderci, vivevamo i nostri momenti liberi in compagnia di amici.  Appena abbiamo potuto cominciare a uscire di nuovo, abbiamo scelto esattamente le stesse persone, segno che l'amicizia, l'affinità, il piacere di stare insieme, il condividere gli stessi interessi, il  parlare la stessa lingua e delle stesse cose sono balsamo per l'anima. Amicizia è fiducia, confidenza, svago, sostegno, consiglio, condivisione, stima, disponibilità, sincerità, perle rare. 

A TAVOLA CON FANTASIA

Dopo la digressione nipponica, sono tornata all'italica tradizione della pasta, ma con brio. 


Sabato ho fatto un piatto un po' diverso e mai provato: fusilli con salmone e robiola con granella di pistacchi. 
Ho fatto appena scaldare un po' di olio extravergine d'oliva, ho  aggiunto un cipollotto fresco tagliuzzato (meglio sarebbe stato un porro, più delicato), 
poi ho tagliato a pezzettini e ho fatto appena colorare del salmone scozzese selvaggio affumicato,  ho aggiunto due cubetti di robiola da 100 grammi e ho spento, continuando a rimestare per far  sciogliere e amalgamare il tutto con un po' di acqua di cottura della pasta, che è  piena di amido.


Ho scolato i fusilli trafilati al bronzo al dente e ho fatto terminare  la cottura nella Wok. Al momento di servire ai miei famelici tesori, ho aggiunto una croccante granella di pistacchi. 

Un piatto semplice, diverso e sfizioso.

CENA NIPPONICA

L'altra sera i ragazzi hanno espresso il desiderio di una cena diversa, di  cucina giapponese a base di sushi. (Il sushi  è un insieme di piatti tipici della cucina giapponese a base di riso insieme ad altri ingredienti come pescealghe noriuova o avocado. Il ripieno è crudo o in alcune varianti cotto e può essere servito appoggiato sul riso, arrotolato in una striscia di alga, disposto in rotoli di riso o inserito in una piccola tasca di tofu. Fonte Wikipedia).

Lì abbiamo volentieri accontentati. 
Ormai tutto è facile, anche in paese. A parte il fatto che portate di sushi pronte si trovano in ogni supermercato nel banco dei surgelati, abbiamo scoperto che a Isernia c'è un ristorante che effettua consegne a domicilio anche a Venafro, una volta la settimana, presso il bar Centrale.
E così i ragazzi hanno ordinato per telefono o a mezzo WhatsApp e alle 20 in punto sono andati a ritirare quattro vassoi pieni di bontà orientali, tipo i sashimi (Il sashimi è un piatto della cucina giapponese che consiste principalmente in un carpaccio di pesce o molluschi freschissimi, ma talvolta anche carne, tagliato in fettine sottilissime. Ibidem),  rotolini di riso con salmone, con tonno,  ovvero i California Roll, nati negli Stati Uniti per far accettare l'idea del pesce crudo; sono maki con avocadosurimi e cetriolo nel quale lo strato esterno di riso è cosparso di semi di sesamo tostati oppure tobiko, uova di pesce volante, di colore rosso-arancione, molto croccanti. (Ibidem), con tanto di bastoncini e bustine di salsa wasabi e salsa di soia.
Forse la pietanza principale è costituita proprio dai maki. I maki sono i classici rotolini di sushi arrotolati nell’alga nori, quella nera per intenderci. Il termine “maki” significa  arrotolare e il rotolini di sushi vengono detti maki sushi. I maki, quindi, sono dei rotolini di riso con all’interno un ripieno che può essere a base di pesce, di verdura o di frittata. Il tutto è a sua volta avvolto nell’alga nori.
nigiri sono un’altra tipologia di sushi che si differenzia dai maki per il fatto di non essere avvolti nell’alga nori, bensì il riso assume la forma di una polpetta allungata su cui poi vengono sistemate le fettine di pesce crudo. Spesso si utilizza una strisciolina di alga nori per legare il pesce al riso.Il sashimi, infine, non è considerato un tipo di sushi vero e proprio, poiché a differenza degli altri due non prevede l’utilizzo del riso. Il sashimi, infatti, sono delle fettine di pesce crudo di vario tipo, tagliate molto sottili e servite con delle salse di accompagnamento come il wasabi, salsa piccante,  e la salsa di soia, piuttosto salata. Il sashimi viene servito accompagnato con alcuni pezzi di zenzero (forse era marinato, ma comunque delizioso) che serve per pulire la bocca tra un tipo di sashimi e l’altro. (Fonte www.ricette.com).


Sushi ottimo, che i ragazzi hanno mangiato abilmente con i tipici bastoncini. Nonostante la moderata quantità,  ci siamo saziati  e abbiamo gratificato il gusto con sapori diversi e originali. La nostra  cena giapponese casalinga per 5 persone è costata, per la cronaca,  € 70,00. 
Si può fare!

giovedì 28 maggio 2020

IL TRADIMENTO DEL MATTONE

Ho qualche immobile di proprietà, niente di eccezionale, cose ereditate dai nonni, qualcosa acquistato da mamma. Erano persone di altri tempi che hanno vissuto lavorando e risparmiando per realizzare, per fare un progresso come dicevano loro. Non hanno fatto una vita brillante, un po' per mentalità, un po' perchè usava così. E prima, se si aveva qualche soldino da parte, lo si investiva nel mattone, negli immobili. Così, mi ritrovo alcune vecchie cose. 
Potrebbe sembrare una fortuna, ma a volte è una disdetta, fonte di lavoro, preoccupazioni e spese. Le tasse da pagare sono tante e salate, dall'Imu all'Irpef, gli adempimenti sono molteplici, i frutti sono scarsi. 

Ho sempre pensato che convenga fittare gli immobili. Tenerli chiusi non va, si rovinano e non fruttano. Ma locarli comporta avere a che fare con gente di ogni genere, esigenti, filosofi, cattivi pagatori.  
AL MARE 
PONTE REALE - PARATO BAROCCO 
APPARTAMENTINO AMMOBILIATO DA AFFITTARE A PALAZZO GRECO
Prima i miei affittavano alla buona. Ora bisogna fare il contratto per iscritto e registrarlo all'Agenzia delle Entrate, rinnovarlo, prorogarlo, disdirlo e via discorrendo. Fino a qualche anno fa, c'era anche l'obbligo della denuncia della locazione alla Questura e altro ancora. 

Gli inquilini sono difficili e non sempre corretti.  A volte, chi se ne va sottrae finanche le chiavette della luce. C'è poi chi colora in tinte forti, giallo, rosso e turchino, con gusto discutibile, chi mette un'improbabile carta da parati, chi prende a calci le porte, le sfonda e le ripara con lo stucco, chi vernicia le porte con lo smalto per il metallo, chi applica  brillantini, chi ha cani e gatti, chi canta e suona a tutto volume dando fastidio ai vicini, chi è straniero e per sua sacrosanta abitudine cucina in modo diverso effondendo profluvii non sempre graditi. Insomma una palla! 
EFFETTI DELLA GRANDINATA 2019

A CALCI E PUGNI, GLI E' PARTITO L'EMBOLO

FUMO DI LONDRA, C'EST CHIC!

RIPARAZIONE FINISSIMA

MI SERVIVANO DUE PLACCHETTE, CHE VUOI FARE! ANZI GIACCHE' CI SONO PRENDO ANCHE LA CABINA DOCCIA SE NON TI DISPIACE
C'è chi lascia roba sua, chi si prende la mia. 
E poi c'è il tempo implacabile che, nel suo scorrere ineluttabile, a noi umani fa venire rughe, artrite e altri accidenti e alle case fa scrostare intonaci, invecchiare infissi, rompere tubazioni. L'estate scorsa ci si è messa anche la grandine che ha rotto tutti i tetti, determinando infiltrazioni e necessità di urgenti riparazioni. 
Io cerco di vedermela alla meglio ma a volte sono proprio stufa perchè per stare dietro a tutto e tutti spendo tempo, energie e soldi. 
L'80%  degli italiani ha casa di proprietà quindi gli affittuari chi sono? Stranieri (e ben vengano), nullafacenti, nullatenenti, irreperibili e potrei continuare perchè ne conosco ormai un'ampia casistica. 
Non va meglio per i locali commerciali data la crisi imperante dal 2008. 
Che fare? Stringere i denti e andare avanti. "Adda passà 'a nuttata"!

SERVE UNA CUCINA???

CORONA A TAVOLA

La paura della COVID 19 ha stravolto le nostre abitudini. Chiusi in casa per almeno 2 mesi abbiamo riscoperto la cucina e le gioie della tavola. Adesso è arrivato il momento di cominciare a uscire, di fare un po' di sport e di mangiare leggero. Io al lavoro, in tribunale, faccio così,
solo un'insalatona con tonno piastrato e dell'acqua. Stasera yoga con Raffaella Lila Lila Yoga in diretta Facebook e tanta voglia di ricominciare una vita "normale". 

BRUM BRUM


Google mi rimanda i ricordi dello scorso anno, quando io e Claudio uscivamo spesso in moto. 

La gita in questione fu a fine maggio 2019, a Gaeta, sempre bellissima col suo lungomare abbellito da alte palme. 
Dopo averlo attraversato tutto, andammo a mangiare a COME IL MARE, un ristorante informale gestito da una cooperativa di pescatori, dove si gustano sempre piatti di pesce freschissimo ben preparato. 







SI PARTE


L'avvocato si tiene leggero con riso, papaya e tonno


Adesso invece mi tocca stare a casa e cucinare. Ieri sera a cena ho fatto una fritturina mista, una tempura alla birra, mi piace chiamarla così con verdure miste, scamorza, alici, insomma con quello che avevo in frigo. Ho preparato  la  pastella con farina con lievito, un uovo, un po' di birra, quella che z'accogl, avrebbe detto mia nonna, dunque quella che la farina accoglie per avere la consistenza giusta.




Nonostante la mia inesterienza, l'effetto è stato strepitoso: frittura croccantissima e asciutta!

Quiete serena

Mentre i giorni d'autunno si inseguono, io sto. Sto bene, ferma nel mio sole di novembre, a godermi l'amore sempiterno di mio marito...