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mercoledì 26 febbraio 2020

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LINGUA MADRE






Anche a Venafro il  24 febbraio, presso l’Oratorio Monsignor Armando Galardi della parrocchia di San Simeone  è stata celebrata la Giornata Internazionale della Lingua Madre.
Si tratta di un evento fissato convenzionalmente al 21 febbraio in tutto il mondo per riflettere sulle diversità linguistiche e  culturali e sul loro valore.
Una lingua non è solo mezzo di comunicazione, ma anche patrimonio dell'identità di un intero popolo. 
Le scelta della data è dovuta ad un evento tragico verificatosi nel 1952. Ma per comprenderne meglio il motivo bisogna partire dal "48, anno in cui da noi, finalmente, dopo la guerra e la dittatura entrava in vigore una meravigliosa Costituzione Repubblica, nel Pakistan il governatore al potere dichiarò che l’urdu divenisse l’unica lingua parla del paese a discapito del bengala, ignorando d'autorità le minoranze etniche e linguistiche del sud del paese.
Quattro anni più tardi, nel 1952, alcuni studenti si sollevarono contro il potere centrale e in favore della lingua bengala che comunque pare sia la sesta più parlata al mondo e vennero uccisi.

A Venafro la giornata internazionale della lingua madre viene celebrata da anni grazie al compianto professore Amerigo Iannacone, uomo di lettere e cultura a tutto tondo, insegnante in pensione, esperantista, poeta, prosatore ed editore(Il Movimento esperantista italiano fu presente sin dai primi anni di vita della lingua ausiliaria internazionale esperanto, le cui fondamenta furono gettate nel 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof. Fonte Wikipedia).
Dal momento in cui Amerigo è venuto prematuramentee e tragicamente a mancare, la moglie Maria Rosaria Valente  ha portato avanto la pregevole iniziativa e quest’anno, con l'aiuto delle attive signore del CIF, Centro Italiano Femminile,  e di Chiara Franchitti ha organizzato il convegno durante il quale gli appassionati, Moderati dal giornalista Tonino Atella,  si sono riuniti e hanno letto versi e prosa, propri o altrui, in italiano, dialetti, esperanto,  Swahili, francese, inglese e finanche in latino. Tra gli intervenuti, oltre alle organizzatrici, il colonnello Filippo De Angelis, Antonio De Cristofaro, Maria Giusti, Marilena Ferrante, Antonio Vanni e  la professoressa Alba Galardi che ha recitato una bella poesia di Amerigo, tratta da Ruit Hora tradotta magistralmente in latico e letta secondo metrica.
Hanno partecitato anche giovanissimi.
Io ho letto un brano in prosa ironica di recente composizione.
Al termine l'assessora Annamaria Buono ha portato i saluti dell'amministrazione comunale e riferito che Venafro ha ottenuto anche quest'anno la qualifica di città che legge. 
Al termine un ricco buffet di specialità venafrane. 
Dunque al prossimo 21 febbraio !





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