Non so se ieri sera avete visto Benigni in tv. Io l'ho atteso, guardato con interesse e mi sono divertita. Ho notato però che il suo è stato un intervento lungo, circa 40 minuti, e molto diverso dal passato, forse troppo alto per un certo tipo di pubblico.
Benigni nel corso degli anni è passato da una comicità più spontanea e spiccia, esilarante e "sociale", alla lettura della Divina Commedia e alla divulgazione dei principi della nostra Costituzione.
Adesso è arrivato addirittura a declamare i versetti dell'Antico Testamento della Bibbia, in particolare dal libro del Cantico dei Cantici, per elevare un inno all'amore.
Il nostro Oscar è salito a un livello superiore e non so fino a che punto sia stato apprezzato dal pubblico sanremese.
Certo è che è stato come al solito vulcanico, che è un pozzo di sapere e che ha un vocabolario amplissimo. Quello che mi ha fatto riflettere però è che per lui questa volta non c'è stata la standing ovation al contrario che per i Ricchi e Poveri, tutti e quattro riuniti dopo le altalene del 1981.
Questione di gusti!
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