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lunedì 17 febbraio 2020

GOLOSITA'

Dopo sei mesi di ferrea dieta e dopo aver perso ben 20 chili di peso, Carlo mi lasciò.
S’era innamorato della sua segretaria, una cosa brutta, secca e con gli occhiali.
Dovevo reagire, dovevo andare avanti, dovevo farcela da sola, fingendo di non aver accusato il colpo.
Passai davanti a Scaturchio e comprai un vassoio di pastarelle assortite da portare a mia nonna, così dissi.
Rincasai, feci volare via scarpe, calze e paltò e mi buttai sul letto con tutto il vassoio.
Aprii l’incarto –che profumo!- e afferrai una sfogliatella.Risultato immagini per sfogliatella ricciaL’annusai, che aroma inebriante! L’addentai, che croccantezza sfiziosa! L’assaporai, che ripieno sublime!
Guardai di nuovo il vassoio.
Mi stava antipatico un babà, presuntuoso, impettito imponente, succoso.
L’afferrai e ne feci due bocconi, che aroma, che bontà, che supplizio, che nettare quel bagno dolce e leggero di zucchero e rhum. Risultato immagini per babaTrangugiai, inghiottii, mandai giù veloce.
Implacabile passai a giustiziare una crostatina alle fragole di bosco. Risultato immagini per crostatina fragole boscoSfacciata, con quel visetto tinto di rosso, lucida e liscia di fresca gelatina, con  sotto quella crema morbida e leggera, dolce e spumosa, golosa e ricca eppure delicata e per finire quella pasta brisé dorata, fine, sbriciolosa, friabile. Mmmm, che voluttà! Occhi, mani, bocca, una cosa sola. E anche la crostatina volò giù.
Dopo mesi di stenti, di fame, di carestia, di languore e astinenza, quel cretino m’aveva lasciata. Dunque, non sarei stata mai abbastanza magra per lui, allora meglio mangiare.  
Ma la mia non era fame, era rabbia, era vendetta, era ingordigia, era voracità e  desiderio di pienezza.
Ne avevo diritto. La mia ghiottoneria mi spinse ad afferrare una pastierina. Risultato immagini per pastierina Che carina era, piccola, aggraziata, spolverata di zucchero a velo sopra una trama fitta di frolla sottile e un ripieno tenero e aromatizzato di grano, canditi e ricotta fresca, che fragranza!
Ma non era da meno un cestino di struffoli. Risultato immagini per cestino piccolo di struffoliContro tempo,  tutti uguali, dorati, fritti a mestiere, croccanti, mielati, aggiustati con confettini e canditi. Perché dir loro di no!?
Intanto la sfogliatella frolla  Risultato immagini per sfogliatella frollami guardava di sottecchi offesa, perché la riccia sì e io no?, sembrava dicesse. Quella bella sfogliata bionda e semplice, affatto monotona rispetto alla vanesia e arzigogolata cugina, aveva capito tutto della via. Lei mi voleva e mio marito no. La raccolsi, la baciai e la ingollai. E un rutto grato salì subito su a far festa.
Basta, mi dissi, basta per oggi. Le finirai domani e lui faccia quel che vuole, ma il ministeriale Risultato immagini per ministeriale scaturchiosevero e fondente mi guardava in tralice, il suo ripieno scioglievole, segreto e liquoroso tutto s'agitava. Dovetti accontentarlo e così fu per l'austera millefoglie Risultato immagini per pasta millefogliemitigata dalla ghiotta crema pasticcera che mi chiamò a sé. Cedetti stremata. Intanto una zeppolina di san Giuseppe, non paga di onorare il santo,  Risultato immagini per zeppoline di sam giustimida, nell’angolo, ancor più faceva arrossire la sua ciliegina per tentare di palesarsi. E io la vidi e l'accontentai.
Ero sazia, mai tanta abbondanza, la mia bramosia era finita, la voracità placata, la fame sedata, quando una vocina che pareva fritta, quella della graffa tutta unta e zuccherata, Risultato immagini per graffadisse non voglio restare sola sola
E allora via, la presi e deglutii senza pensare neanche più a mio marito dal quale, pessimo, m’avea salvato tanto dolce golosità!

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