AMMAZZARE IL TEMPO era un vecchio film del 1979 e soprattutto un brano del grande Eugenio Montale, pubblicato sul Corriere della Sera nel 1961.
Il tempo per il poeta è un grande spazio vuoto da riempire, adesso più che mai.
Tutto va bene dunque, lavoro e passatempi, riflessione e rapporti umani, i pochi possibili.
Tutto va bene dunque, lavoro e passatempi, riflessione e rapporti umani, i pochi possibili.
Coi miei ragazzi non mi sento mai sola. Loro s'inventano sempre qualcosa
anche se adesso cominciano a soffrire.
Poi c'è mamma; mentre il resto dei rapporti li curo per telefono. Amo poco chiamare in questo periodo, non ho voglia di parlare, preferisco whatsapp, ma resto in contatto con le mie sorelle, con i nipoti e con le mie migliori amiche, con Paola, Loredana, Amelia, Raffaella e con i colleghi.
A volte arriva anche qualche telefonata assurda e inopportuna ma rimedio subito, in maniera spiccia.
Le attività più gettonate per ammazzare il tempo sono tutte le attività domestiche, dalla cucina alle pulizie, ascoltare la musica, preferibilmente energetica, vedere la tv, leggere e scrivere.
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Riparazioni? Secondo me rompono definitivamente gli aggeggi della Play Station) |
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"Mamma, ci stavamo chiedendo perchè quei due barattoli non li abbiamo mai rotti? Abbiamo rotto di tutto!" |
A volte arriva anche qualche telefonata assurda e inopportuna ma rimedio subito, in maniera spiccia.
Le attività più gettonate per ammazzare il tempo sono tutte le attività domestiche, dalla cucina alle pulizie, ascoltare la musica, preferibilmente energetica, vedere la tv, leggere e scrivere.
Ieri ho fatto una gustosissima quiche, ovvero una torta rustica,
con pasta brisè e farcia di carne delle salsicce e besciamella rinforzata. La merenda dei miei tesori. Che fame hanno! Per cena invece hanno voluto delle cipolline in agrodolce
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Sembra bruciata ma non lo è. Quelle sono rotelline di salsiccia secca messe su. Come guarnizione metto sempre una "citazione" del ripieno |
per arricchire i panini con gli hamburgers. "Mamma, ma perchè gli hamburgers si chiamano hamburgers? Amburgo c'entra?". "Sì, ragazzi esattamente, sono le cosiddette bistecche d'Amburgo."
Per fare le cipolle per quattro panini, ho preso due belle cipolle bianche, le ho tagliate finemente, le ho messe in padelle antiaderente con un filo d'olio e un po' d'acqua. Ho coperchiato e fatto appassire, poi ho aggiunto sale e un po' zuccherro e aceto bianco che ho fatto sfumare.
Saporitissime. Per oggi ho in programma un primo che è una delle specialità di mia suocera: ziti spezzati con amatriciana ai funghi porcini. Stasera invece pesce, che i ragazzi non mangiano molto volentieri, ma mi adopererò per renderlo appetitoso.
Sto scrivendo abbastanza e sto riordinando casa. E ieri sono stata da mamma e ho curiosato tra vecchie foto che hanno riaccesso ricordi, sensazioni e affetti perduti.
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Che cuccioli, al matrimonio del loro papà, dopo aver perso la mamma in tenera età. La vita sa essere dura.
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Che mi viene da pensaredopo questa lunga carrellata? Che forse questo Corona virus, odioso per quanti morti sta seminando e per i problemi economici che ci lascerà, ci sta facendo il dono di fermarci, di bloccare la nostra corsa, di incrinare il nostro senso moderno di onnipotenza, di farci recuperare memorie e contatto con noi stessi.
Cerchiamo di trarre sempre il meglio da ogni situazione, non possiamo fare diversamente.
Sì, per tante, tantissime cose noi contiano davvero poco, allora ci resta una sola cosa da fare: accettare, dire con convinzione VA BENE COSI.
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