Parola d'ordine: positività

Il nostro nido è diventato una prigione. Siamo seccati e insofferenti. Invece no. Bisogna reagire. La preoccupazione è legittima ma il pessimismo no. Finchè c'è vita c'è speranza, finchè siamo a casa e in piena salute, va tutto bene. Tutto passerà e torneremo a vivere normalmente. Intanto facciamo di necessità virtù, facciamo tutto quello che non abbiamo mai il tempo di fare: laviamo le tende, curiamo le piante, leggiamo quei libri meravigliosi e impegnativi che non abbiamo mai avuto il tempo e il coraggio di leggere. Parlo di Delitto e Castigo, de I Fratelli Karamazov, di Guerra e Pace. Rileggiamo la Divina Commedia e i Promessi Sposi, l'Iliade e l'Odissea, l'Eneide e la nosta storia, ripassiamo la storia dell'arte e  la filosofia. 

Claudio Maria deve ripassare la tavola degli elementi. Voglio farlo anch'io con lui, deve studiare il Bramante, la Restaurazione e il Congresso di Vienna. Prenderò spunti dai suoi programmi scolastici e se lui non fosse tanto scontroso seguirei con lui le lezioni on line.

Intanto sto leggendo Lettori Selvaggi di Giuseppe Montesano, un'opera monumentale, titanica, preziosa. La consiglio. Scrive dell'arte, della scrittura, della pittura, della musica, di tutte le creazioni espressive dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. 

Sto scrivendo, sto facendo le  pulizie e sto cucinando tanto, anche perchè è una necessità. 

Oggi per pranzo ho fatto un bel minestrone con la pasta, delle bruschette coi pomodorini e la crema tartufata,

le fragole con zucchero e limone. 

Poi mi sono portata avanti per la cena e ho preparato un rustico povero ma gustoso, con sfoglia, patate lesse, wurstel e scamorza, il pane di segale e il pesce in bianco. 

Il pane, dopo l'impasto, l'ho messo a lievitare naturalmente al sole, poi l'ho infornato e adesso la casa è piena di profumo, un profumo che spero sappia per i miei cari di speranza e amore.