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venerdì 6 marzo 2020

...scortesie per gli ospiti

Sabato ho presentato il mio ultimo libro, nella mia città, ed è stata una bellissima cerimonia, molto partecipata. Tantissime persone a me care e vicine, amici,  parenti, colleghi, anche di fuori, sono stati presenti; altri non sono venuti personalmente ma mi sono stati vicini con una telefonata o un messaggio WhatsApp o mandando un bellissimo e gradito bouquet di  fiori. Altri ancora  invece non sono venuti, nell'indifferenza e in silenzio.
Devo dire che la cosa mi è dispiaciuta e  li ho notati ed elencati nella mia mente uno ad uno, non perché pretendessi che venissero ma perché mi è sembrata una mancanza di attenzione, di riguardo, di affetto. Io, per educazione ricevuta, mi faccia piacere o no, mi pesi o meno, sono una persona che -benché moderna- rispetta tutte le convenienze sociali e quindi vado a fare visita alle persone nel caso di nascite, di malattie,  morti, interventi chirurgici. Se l'amicizia non è stretta e non ho obblighi particolari, telefono o scrivo.
Le persone che fanno parte della mia cerchia e che non sono venute nè mi hanno rivolto un pensiero, avranno avuto sicuramente qualcosa di meglio, di urgente, di personale, di indifferibile, di più importante  da fare; ad alcune sarà passato di mente, si saranno distratte, ma altri...

Claudio mi dice: "Ma tu devi renderti conto che è una cosa di nicchia, la poesia non può interessare tutti, interessa davvero solo poche persone e poi tu finora hai organizzato tanti  eventi, a partire dal 2012 ad oggi, hai  scomodato già le steesse  persone più volte, non è che possono venire sempre!" 
E' vero, questa riflessione di Claudio è esatta,  è corretta ma perchè non fare una telefonata?
Ho invitato tutti, uno per uno, su  WhatsApp e di persona e mi sarei aspettata che mi rispondessero, che so: "Guarda non posso proprio venire, vado a Napoli, sono a Roma, ho il mal di testa, ho ospiti a casa (una balla qualsiasi),  però ti sono vicina/o. Ti faccio i miei migliori auguri".
Sbaglio a pensarla così? Ad aspettarmi una cosa del genere?

No, non sbaglio, ma spesso non è solo questione di buone maniere, di buona educazione, ma di sincero affetto.
Ahimè manca, bisogna prenderne atto. Dispiace ma è così.


P.S. Che pretese dirà qualcuno, altri hanno commentato su Facebook, mio marito ha disapprovato. Voglio chiarire, non pretendo nulla, non mi aspetto nulla. Alcuni gesti si fanno notare ma ovviamente mi riferisco a persone molto vicine, non a tutti. 

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