LIFE STYLE BENESSEREBELLESSERE AVVOCATOAMICO VIAGGI CUCINA MAMMA+FIGLI SCRITTURA LIBRIITALIAN STYLE

lunedì 2 marzo 2020

AVER CURA DI SE' II

Cerco sempre di avere cura di me e di non perdere il focus. Non è un fatto di egoismo o egocentrismo. E' cercare di stare bene, dentro e fuori, di avere attenzione alle proprie emozioni, ai bisogni, ai cambiamenti interiori ed esteriori che si verificano numerosi con l'andare del tempo. 

Non sono stata sempre bene, soprattutto da ragazza ho avuto mille malanni. 
E quando si è giovani si deve fare la fatica di crescere, proprio così. Si ritiene che la gioventù sia l'età più bella; in effetti è anche il momento in cui si deve divenire se stessi, una faticaccia immane, un compito esistenziale che non finisce mai. 
Divenire quello che si èRisultato immagini per divenire ciò che si èun'attività interiore e comportamentale evocata già da Pindaro (poeta greco 518-438 a.C.) e poi da Nietzsche (filosofo tedesco 1844-1900), che richiede lucidità e attenzione a quello che siamo nel profondo, nel nucleo, nell'Es si direbbe in psicologia, scienza che mi affascina da sempre e che avrei voluto studiare. 
Siamo davvero noi stessi solo da bambini, liberi, sereni, giocosi. Ma man mano la nostra essenza viene "ricoperta" da incrostazioni, da influenze esterne, dei genitori in primis e poi di tutti gli altri familiari, degli amici, della scuola, della società. Tutti dettano regole, questo è bello, quello è brutto, questo è corretto, quello è scorretto, questo non si fa, quello non si dice, questo è maleducato, quello è sconvenienteA tutte le norme sociali e parentali si aggiungono quelle della chiesa o delle religioni in genere, con giudizi non solo di valore ma morali, questo è buono e virtuoso, quello è brutto e cattivo, è peccato, è da nascondere, è da punire, e così viaRisultato immagini per galateoRisultato immagini per 10 comandamenti bibbia
Al riguardo, dopo essermi flagellata da ragazza con assurdi conflitti e sensi di colpa di ogni genere -come tutte le persone della mia generazione educate severamente e cattolicamente da genitori esemplari, inflessibili, morigerati, parchi e tosti-,  io me la sono sbrigata così: non si fa o comunque non è corretto fare quello che non vorrei fosse fatto a me. Regola semplice, efficace e sintetica.
Per il resto bisogna mirare alla propria realizzazione, ad andare alla ricerca di ciò che ci fa star bene, che è squisitamente nostro, soprattutto se non stiamo in gran forma e siamo presi da malessere, ansia, insonnia, depressione. 
Non è detto che si tratti seRisultato immagini per depressionempre e solo di malattie, di scombussolamenti chimici. Possono essere disagi interiori, causati dal fatto che stiamo vivendo male, comprimendo la nostra natura, la nostra anima.
Dovremmo lasciarla libera di sbocciare. 
Come si fa? 
Me lo sono chiesta a lungo e credo di essere riuscita a rispondermi con l'ascolto, la cura di me, attenzione al mio centro e ai desideri più intimi. 

Tutti noi dobbiamo cercare di fare quello che sentiamo, attimo per attimo, in modo naturale, senza costrizioni e ovviamente senza fare male agli altri, anzi rispettando chi ci sta vicino, ma pretendendo lo stesso rispetto. Da un po' di tempo, se devo fare qualcosa che mi scoccia, ma mi è richiesto dalle circostanze, solo perchè così si fa,  perchè è convenzione sociale o perchè fa piacere agli altri, semplicemente evito, non lo faccio. Certo, evito anche scontri e incidenti diplomatici. Così come evito di parlare troppo (esercizio molto complesso per me: mi ci devo concentrare bene!), di lamentarmi e di ascoltare le persone che si lamentano. Tutte queste cose fanno perdere energie vitali utili per fare altro. E cerco di concedermi piccoli piaceri: un bel massaggio che libera endorfine, una passeggiata nella natura, Risultato immagini per passeggiata nella naturauna semplice messa in piega o un trattamento dall'estetista, un'ora in palestra, una chiacchierata con un'amica cara con la quale mi intendo, un po' di giardinaggio,

un pomeriggio in casa a cucinare,  guardare la tv, fare le coccole al mio gatto. 
Tra le varie cose da fare per star bene, secondo me, ai primi posti è aver cura del proprio corpo, perchè il corpo è molto importante, è parte integrante: finché c'è il corpo ci siamo noi. Dobbiamo essergli grati e mantenterlo sano, lubrificato, idratato, puro, libero, tonico. 
Io ad esempio faccio da anni e anni ginnastica correttiva per un problema alla schiena. Dal 1979, momento in cui questa attività mi fu consigliata dal meraviglioso, indimenticato, ineguagliato dottore Giovanni Pesino (che mi indirizzo a Cassino da due fratelli greci di cui ancora ricordo il nome, Attanasio e Felice), non ho mai smesso. Certo, adesso non faccio più la vecchia ginnastica correttiva, ma ugualmente proteggo la mia schiena, non fosse altro che per mantenimento, con la ginnastica posturale di Mézières (fisioterapista francese 1909-1991) -che faccio con l'aiuto della brava terapista Antonella Vettese- e la terapia manuale ideata dal dott. I. Pulcini e riadattata e personalizzata dal dott. Giorgio Giannini presso la Biomedical. 
Appena posso faccio una manicure o un trattamento al viso o un semplice idromassaggio caldo a casa con i sali, che mi rilassa molto (cervellotica come sono, sto spesso contratta), o vado in palestra o mi calo una seduta di yoga con Patrizia Antonelli (so che dovrei andare più spesso, ma proprio non ho tempo). Risultato immagini per yoga immagini
E come posso viaggio, in famiglia, con la mia amica del cuore, con Claudio, in modo da migliorare separatamente ogni rapporto (mi dispiace di non poterlo fare più con mamma, ma con lei ho viaggiato tanto in passato), e non importa se si va vicino o lontano, in macchina, in pullman, in treno o in aereo, oltreoceano o a Valle Fiorita, al mare o ai monti, in prima o terza classe: è ininfluente se in valigia c'è voglia di adattarsi, muoversi, conoscere, cambiare orizzonte. 

Nessun commento:

Posta un commento

Quiete serena

Mentre i giorni d'autunno si inseguono, io sto. Sto bene, ferma nel mio sole di novembre, a godermi l'amore sempiterno di mio marito...