ho pensato subito a quel passo dell'Iliade di Omero, in cui, al XXIV canto si narra della feroce uccisione di Ettore, per vendetta, e dei negati onori funebri.
Ecco, sta accadendo una cosa molto simile.
Nel poema il vecchio padre Priamo va dal terribile Achille e chiede il corpo, almeno il corpo esanime, del figlio. Il furioso Pelide rifiuta straziato a sua volta dall'uccisione del fraterno amico Patroclo, ma in un secondo momento, convinto dagli dei, accetta e restituisce il corpo al re troiano. Così Ettore, giovane principe, avrà almeno un degno funerale.
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E' una tristissima realtà sulla quale riflettere: la ferocia del virus e l'impossibilità dell'uomo.
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