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venerdì 13 marzo 2020

IL NUOVO CORSO

Finalmente, dopo i primi momenti di disorientamento, mi sto abituando al nuovo corso delle cose. 
Nel complesso e preoccupante quadro generale, in primis per la salute, in secundis per l'andamento della nostra economia già disastrata da tempo, si inseriscono la nostra percezione, le nostre reazioni, le nuove abitudini. 
Alcuni, imprudentemente hanno resistito alle prime  indicazioni restrittive, altri l'hanno presa con forza e filosofia, altri si annoiano o deprimono o si sentono destabilizzati. 
PER FARE UNA RISATA
Io osservo Claudio abituato da sempre a stare fuori casa, cuan r piazza, che fa fatica a vedersi così ristretto e teme di non poter andare più neanche allo studio a breve. Lo sappiamo,  i cuan r taverna nn fa ben a massaria. Ma z'adda sctà. 
Poi ci sono i miei ragazzi rientrati dall'università, ignari, leggeri e felici di ritrovarsi di nuovo tutti e tre insieme. Guardano serie in tv, giocano col telefonino, messaggiano, fanno palestra in casa, giocano a Risiko.
In teoria dovrebbero anche studiare, ma è dura. 
E poi c'è la mia mamma, vecchia, invalida e delicata.
Iva, che si dà da fare intrepida come medico di base,

mi dice "non andarci", ma io ci vado lo stesso. So che preferirebbe ammalarsi piuttosto che non vedermi. Lei mi adora e ha bisogno di me come dell'aria che respira, anzi mi sento un po' in colpa perchè mi ci dovrei dedicare di più. 
In tutto questo desolante contesto, mi dico, menomale che c'è il gatto.
Non parla, non rompe, mi fa le fusa, mi vuole bene e ha bisogno solo di un po' di pappa.
Poi ci sono io, impigrita e perplessa. Rifletto, penso ai massimi sistemi, a cosa sia la vita, a cosa siamo noi, così forti nell'autodeterminarci e così fragili di fronte a situazioni più grandi. Ho approntato per me un rigido programma-protocollo (sono fatta così!) di quello che devo fare ogni giorno: un tot di tempo da dedicare a mamma, un po' a Claudio, un po' ai raga, un po' ai servizi di casa e alla cucina, un po' al lavoro attraverso la consolle del magistrato che ho aggiornato per l'occasione, un po' all'allenamento fisico, un po' ai social e al cellulare, un po' alla lettura e alla scrittura. Non sono molto ligia ma almeno ci provo. 

Comunque è duro trovarsi tutti insieme chiusi in casa; è anche bello, li adoro tutti, ma mi ero disabituata. 
Avere quattro maschi razza Petrecca urlanti e allegri intorno,




che invadono tutti gli spazi, tutte le stanze, che decidono unilateralmente i programmi tv, che non fanno servizi, convivere con  tre giovani figli che mi contestano quando dico "studiate, approfittate di questo tempo morto", che mi criticano in quasi tutti i comportamenti, che mi interrompono mentre parlo, è tosta, è una prova nella prova. 
A volte vorrei proprio fuggire via. Cerco di assecondarli e di cucinare qualcosa di buono ma loro, si sa, sono scienziati anche in cucina, con tutti i programmi e i tutorial che seguono, sanno tutto come e più di me. (Allora, penso, perchè anzicchè rompere i cabbasisi di Montalbana memoria, non lo fate voi!?). Ma va bene così. In fondo sono affettuosi e spesso strappano una risata.
Quest'avventura è solo una prova in più cui la vita ci mette davanti. La supereremo come tutto il resto.

Un pensiero particolare in questo momento va alla famiglia Luongo che oggi ha perso il caro Maresciallo. Al dolore immagino si unisca il loro disappunto, il dispiacere di non poter dare al padre, a lungo comandante della stazione dei Carabinieri di Venafro, conosciuto, amato e rispettato da una popolazione intera, un degno funerale. Ma pazienza. Per certi versi è come se stessimo in guerra, c'è il coprifuoco. Dobbiamo stare in casa per la sicurezza di tutti. Passerà e celebreremo ogni cosa come si conviene. 

Un pensiero va anche a Katia Iannarelli e alle tante persone come lei che, soprattutto al sud, provano a sdrammatizzare, aiutano a passare il tempo e a distrarre dal pensiero dominante. 
E' stata proprio simpatica Katia, una ragazza di grande personalità, ad affacciarsi iero pomeriggio dal balcone di casa sua in via Campania e a cantare una bella cnzone melodica.  Pare voglia donarci un piccolo concerto ogni giorno e noi saremo qui ad aspettare, da Facebook o Whatsapp, per applaudirla e cantare insieme. Brava!

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