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martedì 24 marzo 2020

L'INTERVISTA

Ho il piacere di ospitare oggi sul mio blog, proprio in questo periodo così triste e difficile, un'intervista a un'amica scrittrice
di favole di successo, pubblicata in Italia e all'estero, non solo in italiano dunque, ma anche in inglese, spagnolo e tedesco. Le sue fiabe aiutano a riflettere e sognare e adesso più che mai ce n'è bisogno. Le favole di LUCIA SPEZZANO, così si chiama l'autrice, hanno delle particolarità che scoprirete leggendo le risposte che valgono ovviamente soprattutto come consiglio di lettura per grandi e piccini. Io le ho lette tutte d'un fiato. Leggetele anche voi in questo periodo in cui #iorestoacasa!

Sul sito di Lucia www.tredicifavole.it cenni biografici e altre curiosità. 


I SOGNI SI REALIZZANO SE CI CREDIAMO VERAMENTE … LE FAVOLE AIUTANO A REALIZZARLI


Carissima Lucia,

sei diventata ormai famosa grazie alle tue bellissime favole, alla frequentazione con fumettisti famosi come Jacovitti, con personaggi del calibro di Gerry Scotti Risultato immagini per gerry scottie alle tue ospitate in TV in programmi come Italia’s GOT Talent e Chi vuol esser miliardario.

D. Ma qual è stata la tua preparazione, i tuoi studi per arrivare sin qui?
R. Ciao a tutti e grazie mille per questa tua intervista. Il mio percorso di scrittrice è iniziato all’Università. Dopo essermi diplomata al Liceo Scientifico di Acri, ho proseguito gli studi all’Università di Bari, dove ho conseguito la laurea in Scienze politiche.  E’ in quel periodo che ho iniziato a scrivere, dapprima delle poesie, che poi ho raccolto in un piccolo volumetto da titolo Pensieri e Parole che regalavo ai miei amici e facevo leggere anche ai miei professori. Sono stati soprattutto questi ultimi a cui i miei scritti piacevano a spronarmi ad andare avanti, perché, a loro dire, quello che scrivevo trasmetteva loro emozioni e riflessioni su tematiche importanti, riguardanti soprattutto la vita e la natura. Fin d’allora, con entusiasmo, tenacia e tantissima passione ho deciso di dedicarmi alla scrittura perché sentivo che ciò che desideravo essere era una scrittrice. Poi bisogna sempre migliorare e, partendo dalla fantasia che non mi è mai mancata, ho affinato sempre più il mio modo di scrivere, tenendo conto di tutti i consigli che mi venivano suggeriti dalle persone a cui inviavo i miei scritti. Per esempio un suggerimento importante l’ho avuto dal critico di Moravia, Luigi Cavicchioli, che mi ha scritto che avevo tantissima fantasia e potevo certamente continuare con la scrittura ma dovevo essere più sintetica.

D. Quali sono le tue letture?
R. Mi piace molto leggere, credo che la base per scrivere bene sia leggere molto. Leggo sempre volentieri i libri di favole, mi piacciono poi i classici della letteratura, mi interesso molto di astronomia e scienze naturali; mi piace leggere libri sulla meditazione e approfondisco le potenzialità dei rimedi naturali; la natura è meravigliosa e ci fornisce tante erbe utili. Adoro anche i fumetti; ho avuto modo di conoscere diversi fumettisti e infine non disdegno affatto le riviste di enigmistica, soprattutto le parole crociate.

D. Come sei arrivata a scrivere favole?
R. Fin da piccina ho avuto la fortuna di ascoltare tantissime favole, lo considero tuttora un gran privilegio. Ogni giorno i miei genitori e mia sorella, molto più grande di me, mi incantavano con i loro racconti, a volte erano favole inventate sul momento, altre volte racconti tradizionali che si tramandavano oralmente. Io pretendevo che mi venissero raccontate sempre delle favole, non mangiavo se non mi raccontavano qualcosa. I racconti tradizionali che mi venivano raccontati li ricordo ancora oggi, credo che vadano scritti perché sono una parte importante della storia popolare. Tutte queste storie fantastiche, inventate, raccontate,  erano tutte per me. Loro raccontavano ed io immaginando quello che loro dicevano, aprivo le porte della mia fantasia e spaziavo in un mondo dove tutto è possibile e tutti i desideri possono realizzarsi.
Poi devo dire che ho avuto la grande fortuna di crescere vicino alla natura, vicino ai boschi, ero davvero una bimba felice; entusiasta e curiosa osservavo la natura, che faceva da cornice e colorava le mie giornate. Ricordo che rimanevo sdraiata per ore ad osservare le nuvole, non mi stancavo di guardarle mentre, in un continuo cambio di scena, disegnavano miriadi di personaggi fantastici con cui dialogare, in maniera silenziosa e lontana, e tutto ciò era semplicemente fantastico. Osservavo tutti gli animaletti dei boschi vicino alla mia casa natia, migliaia di fiori colorati, papaveri, margherite, viole, ed insetti di tutte le specie, farfalle, formiche, ragni, api, coccinelle, e poi trifogli e quadrifogli, per me era una meraviglia guardarli ed immaginare le loro vite ed i loro discorsi. Sicuramente è li che è nata la mia passione che, in maniera del tutto naturale, mi ha portata ad inventare e scrivere favole e racconti.

D. Quanti libri hai già scritto e pubblicato?
R. Finora ho pubblicato otto libri. Il mio primo libro edito è stato Tredici Favole da raccontare …, pubblicato dalla casa editrice Costruttori di pace di Luino, nell’edizione bilingue italiano tedesco. E’ stata la mia editrice a propormi di tradurre le favole in tedesco perché sarebbero state utili agli italiani che si trovavano in Germania e nei cantoni tedeschi della Svizzera. Il libro è stato molto apprezzato, ho avuto tanti riscontri positivi sul valore delle favole e sull’utilità della traduzione, questo mi ha entusiasmata molto ed ho pensato che al libro, per essere completo, mancavano delle illustrazioni. Devo dire che mi sono rivolta non a un fumettista qualsiasi, ma ad uno dei più grandi fumettisti italiani, JACOVITTI. Risultato immagini per jacovittiPer una ragazza poco più che ventenne, quale ero io, l’impresa poteva anche essere ardua. Jacovitti dapprima mi rispose che non aveva tempo per altri lavori perché aveva già dei lavori in programma, tra cui addirittura l’illustrazione della Divina Commedia per la Mondadori. Gli ho chiesto se, in ogni caso, potevo spedirgli il mio libro affinché lo leggesse prima di una risposta definitiva. Dopo circa un mese l’ho ricontattato, una gioia immensa ricevere i complimenti del Maestro Jacovitti, le mie favole erano piaciute sia a lui che alla sua carissima moglie. E’ stato così che ha deciso di illustrarle. Quel giorno non potrò mai dimenticarlo, ero entusiasta e felice, mi sembrava di toccare il cielo con un dito, un mio grande sogno era diventato realtà.
Così è nata l’edizione delle Tredici favole da Raccontarecon i disegni di Jacovitti.
Poi ho pubblicato la favola L’Orsetto Tuttovaben e la Gallina Scopaviola, una favola in chiave comica che parla delle problematiche della vita di coppia; anche questo libro è stato illustrato da un altro grande fumettista italiano, Antonio Terenghi.
Poi ho realizzato alcuni libri di poesie in chiave comica satirica.
Dopo una pausa ho ripreso a scrivere ed ho scritto una favola che mi sta molto a cuore, Piumetta Pettirosso Coraggioso, ispirata da mio papà; la storia di un simpatico, tenero ed intelligente pettirosso, che vede la collaborazione della LIPU Lega Italiana Protezione UccelliRisultato immagini per lipuillustrata dal fumettista Gianni Chiostri .

D. So che li hai anche tradotti in altre lingue. Sei è riuscita a diffonderli all’estero?
R. Come ho accennato prima, il mio primo libro è stato tradotto in tedesco. Questa è stata una grande fortuna perché mi ha dato tante opportunità in più di far conoscere i miei scritti a un pubblico più vasto. Ma la grande occasione per far conoscere le mie favole in maniera ancora più ampia è stato quando la mia editrice, Maria Terranova, ha fatto tradurre in spagnolo il mio libro Tredici Favole da Raccontare…Risultato immagini per tredici favole da raccontarepubblicandolo in Colombia, dove, in accordo con il comune di Bogotà, dal 2006 viene usato come libro di testo. Inoltre, una versione ridotta del libro, da colorare, viene regalata agli alunni con poche risorse di Bogotà e dintorni, insieme ad un zainetto con il kit essenziale per poter andare a scuola.
Più recentemente il mio libro Piumetta Pettirosso Coraggioso è stato tradotto in inglese e viene distribuito anche dalla sezione LIPU che c’è in Inghilterra.

D. Stai scrivendo qualcosa di nuovo?
R. Attualmente mi sono presa una pausa, ho dei racconti scritti che non ho ancora pubblicato, alcune ancora in forma di bozza; credo che ogni cosa debba avere i suoi tempi.

D. Da cosa trai ispirazione?
R. Traggo ispirazione dalla vita, dagli eventi di vita vissuta, ma la mia più grande maestra è la Madre Terra, la natura tutta, con le sue leggi che spesso ignoriamo o preferiamo non ricordare. La Madre Terra, il Sole, mi trasmettono grandi emozioni, mi spronano ad un dialogo interiore, sono la voce e l’inchiostro dei miei scritti.

D. Quali sono i tuoi progetti letterari per il futuro?
R. Prossimamente pubblicherò una favola dal titolo La cascina dei Gobbi, un racconto che ho scritto qualche anno fa, molto attuale che parla dell’insensato sfruttamento degli uomini nei confronti della natura e invita a rispettarla ed a proteggerla. Il libro sarà illustrato da diversi pittori e artisti.

D. C’è un messaggio in particolare che vuoi lasciare con le tue favole?
R. La caratteristica dei miei scritti è che sono concisi ed hanno sempre una morale. L’umanità dovrebbe finalmente capire che odi, rancori, negatività portano solo altra negatività, l’unica via di rinascita e di crescita è l’amore e il bene che hanno sempre la meglio su tutto. Vivere nella luce, con il sole nel cuore è la fortuna più grande che può esserci, un’opportunità che tutti abbiamo ma che troppe volte ci precludiamo. 
La vera felicità è dentro di noi, ma noi non capiamo che basta così poco per trovarla e la cerchiamo nelle cose più effimere e materiali. Ma la felicità è soprattutto nella semplicità: amate il sole, amate la luce, e nessuno, proprio nessuno, riuscirà mai a spegnere la vostra gioia e il vostro sorriso.
Grazie mille, felice continuazione e felice lettura a tutti! 


Bene Lucia, grazie, complimenti e tanti tanti auguri!


2 commenti:

  1. Grazie mille Giuditta, è passato un anno da questa intervista, lo slogan che impazzava era #iorestoacasa, purtroppo a distanza di un anno non ne siamo ancora usciti; Con amicizia e stima, felice continuazione; Ti auguro, come sempre, ogni bene!

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